Le mie sfere rotanti non accennano a rallentare. Il mio umore è sempre più sotto i tacchi. La voglia di alzarsi la mattina e prendere la macchina è direttemente proporzionale ai soldi che percepisco.Non mi stupisco più di tanto quindi se la sera ho solo voglia di divano e piumone, e guai a chi rompe. Ieri era una di queste serate "no" e visto che tra tutti gli impegni quello del mercoledì era l'unico sacrificabile, me ne sono rimasta rintanata nel mio antro.
Prima di cena mi sono dedicata un bel romanzo, "La grande fuga dell'Ottobre Rosso": ho visto il film fino a saperlo a memoria e il libro attendeva solo di essere letto dopo uno dei miei giri di ricognizione libresca a casa dei nonni. A cavallo della cena, mi sono piazzata al pc per fare un lavoro di cui non sono venuta a capo, con conseguente litania di santi. Il mio lauto pasto consisteva in una minestrina preparata al microonde - voglia zero anche di applicarmi in cucina. La minestrina è esplosa nel forno, ma il residuo era comunque potabile.
Mi schiaffo quindi sul divano per vedermi un bel film di vampiri in dividì: a mezz'ora dall'inizio, il film si blocca, non va né avanti né indietro. Chiudo tutto e me ne vado a letto, tanto ho il surrogato di Sean Connery che mi aspetta.
Pigiama, piumone e libro, mi immergo letteralmente negli abissi dell'Atlantico, nella claustrofobica cabina di un sommergibile. Arrivo a pagina 91, faccio per continuare la lettura a pagina 92, ma qualcosa non quadra: la frase non prosegue nel modo corretto. Controllo il numero della pagina e scopro che è la 492. Sfoglio il libro, da qui i numeri proseguono in ordine fino alla 500 e qualcosa, poi si riprende alla 182, e di seguito fino alla fine. Non credo ai miei occhi: ripeto lo sfogliamento andata e ritorno, niente da fare. Libro con errore di stampa, capita. Peccato che fosse stato acquistato nei lontani anni '80 da qualcuno che, pur essendosi accorto del difetto, orecchie alle pagine come prova, non si è mai premurato di andare a chiedere un cambio. Ma come si fa?!?
Così mi sono trovata ad aver cenato per modo di dire, guardato mezz'ora di un film che non potrò vedere fino alla fine in tempi brevi, letto un libro che dovrò prendere a prestito in biblioteca perché si interrompe sul più bello.
Va bene, caro Destino, ho capito: la prossima volta me ne vado a danza ché è meglio.