Amo cucinare non solo perchè è un atto creativo, ma anche perchè trovo la cucina e gli ingredienti una bella metafora della vita.
A volte capita, come in questa ricetta di Chiacchiere venute male, che gli ingredienti di partenza siano buoni, e anche la ricetta magari non abbbia -all'apparenza - falle o errori, eppure il risultato non è quello atteso, sperato, conosciuto.
E non si capisce dove ci si è sbagliati, in fondo forse non importa poi molto, perchè permane solo il risultato, di un cibo indigesto.
E queste chiacchiere dure, insipide, sbagliate mi vengono in soccorso perchè il loro zucchero a velo mi fa pensare ai pensieri che a volte si posano, che cospargono le nostre azioni, o i nostri incontri, i nostri momenti o le nostre vite. Così, a volte, i pensieri si posano sopra le chiacchiere, ma con la c minuscola, perchè stiamo parlando di un'altra cosa, non di una pietanza.
E chissà se questi pensieri, sopra queste chiacchiere, sono sprecati, sono dolci oppure un pò amari, magari si scopre che in realtà non sanno di niente, non hanno nè aggiunto nè tolto, hanno semplicemente decorato o accompagnato.
E leggeri come zucchero a velo chissà scompariranno, oppure lasceranno un baffo, come quando si passa dentro lo strato un dito. Lasceranno una traccia, chissà.
E quante chiacchiere si fanno all'ombra di una biblioteca? Quante chiacchiere non dette tra gli scaffali, alla ricerca di uno o più autori, alla ricerca in quel labirinto di polvere, non solo di lettere ma forse anche di se stessi. Quanto zucchero a velo di pensieri che non osano tramutarsi in chiacchiere, ma rimangono lì sospesi, intrappolati nel retino, o addirittura nella busta ben chiusa, ancora da tagliare.
E non sai perchè quelle Chiacchiere, questa volta con la c maiuscola, sono venute male. Forse la cottura in forno, che le ha rese gnucche, dure, eppure... eppure rimane sempre un punto di domanda, un dubbio, un tarlo, un interrogativo.
E lo riempi come vuoi, con quello che ti pare, con i pensieri che ti pare, perchè in fondo non hai sufficiente fiducia per rifare nuovamente quella ricetta, sbagliata.
No, non mi sono mai piaciuti i dolci di Carnevale. E forse, la cosa, è ricambiata. Chissà.
Chissà quanto altro zucchero a velo si poserà sulle mie Chiacchiere, chi lo sa, Ma già il fatto che ne stia scrivendo, forse, significa che queste chiacchiere, questa volta con la c minuscola, qualcosa mi hanno lasciato.
Chissà.