La Fossa in questione è situata vicino all’enorme bacino di Iside, nella zona nordorientale del pianeta, nella provincia vulcanica Syrtis Major.
La sua caratteristica principale sta proprio nelle profonde depressioni che, secondo gli esperti, hanno origini geologiche.
Questa formazione geologica è di notevole interesse per gli scienziati perché le osservazioni da Terra rivelano un arricchimento di metano nell’atmosfera di Marte proprio in quest’area. Qui la superficie è anche più calda e l’atmosfera un po’ più concentrata.
Il fatto che ci sia del metano in una zona a bassa elevazione di Marte è davvero molto interessante. Questo gas potrebbe infatti essere stato prodotto dall’attività vulcanica o dopo un’alterazione geologica delle rocce, ma potrebbe anche avere origini biologiche.
Per scoprire anche le origini del metano che si osserva su Marte, Nasa ed Esa hanno in programma una nuova missione verso il pianeta rosso, Exo Mars, il cui lancio è previsto nel 2016 con una sonda che entrerà nell’orbita del pianeta e un veicolo (la cui costruzione avverrà sotto il controllo italiano) che scenderà sulla superficie di Marte.
Un primo passo verso la colonizzazione spaziale?
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