Meteo Hypo: una “chicca di speleologia”

Creato il 11 dicembre 2013 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

Ciao a tutti,
si è svolto con risultati entusiastici e superiori alle aspettative il workshop Meteo Hypo.
I primi commenti a caldo sul sito della Federazione Speleologica Lombarda: http://speleolombardia.wordpress.com/2013/12/08/workshop-meteo-hypo-a-fonteno-bg-come-andata/
38 i partecipanti, per metà lombardi, con relazioni di G. Badino, M. Miragoli, GD. Cella, A. Vanin, E. Casiraghi, L. Botta.
Interessantissimi gli apporti di M. Restaino e G. Cergol con i suoi soci su esperienze legate a esplorazioni nel Carso triestino: l’invenzione del “ventilatore” ha lasciato tutti a occhi sgranati.
Badino, nonostante un pessimo febbrone, è riuscito a “rapire” tutti con le sue conoscenze e osservazioni, e nonostante si trattasse di argomenti di un certo peso, ha mantenuto alta l’attenzione con la consueta arte oratoria che gli appartiene, tra aneddoti su esperienze personali e risultati di migliaia di analisi fatte sul campo.
Il capitolo sul “canto delle grotte” è difficile da riportare in quattro parole… bisogna ascoltarlo dall’autore.
Grande interesse anche l’esplorazione dei venti sotterranei mediante sistemi odorosi proposta da GD. Cella (in corso anche nel Sebino); Adriano Vanin ha completato il quadro con accorgimenti innovativi che ben si affiancano a quanto esposto da Badino.
Una bella sorpresa è anche ciò che sta realizzando il Progetto Speleo Archimede, promosso da Fslo e presentato da E. Casiraghi: nuove invenzioni per le misurazioni ipogee degli speleo.
Durante le due notti di venerdì e sabato, i partecipanti sono entrati nelle parti iniziali degli abissi Nueva Vida e Bueno Fonteno, per prove pratiche, oltre ad assistere al tracciamento odoroso in diretta.
Fortunatamente le giornate erano di sole pieno e quindi la logistica ne ha giovato. Ottimo il supporto dei soci di Progetto Sebino e l’abbondante a cucina da 5 stelle della Protezione Civile di Fonteno.
Un particolare ringraziamento alla volontà di Maurizio Miragoli nel voler concretizzare il summit, alla giunta Fslo, che ha patrocinato e seguito l’organizzazione, ai numerosi partecipanti, e ai relatori che hanno reso l’evento una vera “chicca di speleologia”.
Mi auguro possa aver regalato strumenti in più per aprire porte nuove dell’universo sotterraneo, e che si possa riproporre come appuntamento di confronto e approfondimento anche nel futuro.
Max Pozzo


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