Metropolitana nell’arte: arriva il progetto per collegare il Rione Sanità ai musei

Creato il 14 ottobre 2015 da Vesuviolive

Foto: IlCorriere.it

Collegare il Museo Archeologico Nazionale e il Museo di Capodimonte con una metropolitana che attraversa il Rione Sanità, è questo l’obiettivo dell’ingegnere Renato Miano che, con la collaborazione di Rocco Giordano e Luigi Battistelli, ha dato vita al progetto “Metropolitana nell’arte”.

Come annunciato dal Corriere.it, nel progetto è prevista la costruzione di una metropolitana leggera e simile ad una funicolare. Quest’ultima partirà da piazza Cavour per arrivare fino al parco di Capodimonte. In totale saranno sei le fermate: Cavour, Mario Pagano, piazza Sanità, San Gennaro dei Poveri, Basilica dell’Incoronata e Museo di Capodimonte.

“Metropilitana nell’arte” prevede un investimento di oltre 100 milioni di euro, una cifra molto alta a cui però sembrerebbe essere stata già trovata la soluzione: “Abbiamo approntato un piano economico – ha dichiarato Roberta Varriale, urbanista e portavoce della Bmg – che andrebbe ad attingere da fondi già a disposizione. Il Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane” (Pon Metro) è una occasione da non perdere, perché ha una dotazione finanziaria pari a oltre 892 milioni di Euro di cui 588 milioni di risorse comunitarie. [..] Il Pon Metro, si pone in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l’Agenda urbana europea che individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia Europa 2020”.

Con “Metropilitana nell’arte” si ha lo scopo di creare un nuovo polo di interscambio con tutta la città di Napoli e di ridare vita ad un quartiere pieno di potenzialità che fino a 200 anni fa era ritenuto “un punto fondamentale per il traffico viario e commerciale della città”: La Sanità era viva e da questo noi vogliamo ripartire, senza farci spaventare dalle peculiarità del territorio, ma sfruttandole, altrimenti resteremo sempre fermi e assisteremo impassibili al declino della nostra città”.