Metti in pausa il tuo pranzo.

La redazione di RisparmioRoma segnala l’iniziativa di beneficenza “Pranzo In Pausa”, che ha coinvolto moltissime persone, il 22 dicembre a Roma, con un flash mob di raccolta fondi per i bambini del Bangladesh e ha visto anche la partecipazione degli utenti dei social network e di alcuni vip. Pranzo in Pausa è un’azione social di raccolta fondi e sensibilizzazione a favore dell’alimentazione scolastica in Bangladesh e Indonesia che ha visto il suo culmine il 22 dicembre scorso, ma che ha bisogno dell’azione continua di tutti noi. Si tratta di una campagna promossa da Unilever a sostegno del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), che ha lo scopo di donare. Alle 13 del 22 dicembre tantissime persone hanno messo in pausa il pranzo rinunciando, per una volta,  ad una delle portate. L’obiettivo è stato quello di raggiungere 700.000 pasti per i bambini di Bangladesh e Indonesia. Con 0,20€ il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) riesce a garantire nelle mense scolastiche un pasto nutriente per un bimbo. Con soli 0,20€ un bimbo viene nutrito. Questo incentiva la famiglia a mandarlo a scuola, garantendogli un’istruzione.  1 Pasto di un bimbo in Bangladesh e Indonesia = 0,20€.  1 piatto di pasta = 25 pasti, 2 tramezzini = 20 pasti, 1 panino = 18 pasti. La campagna ha coinvolto alcuni testimonial d’eccezione , tra cui Maria Grazia Cucinotta e Carlo Verdone, che hanno girato un video a sostegno dell’iniziativa “Pranzo in pausa”, visibili sul sito. Il sostegno tangibile alla campagna arriva da Unilever; un impegno che la multinazionale, proprietaria di marchi noti come Calvè, Algida, Lipton, rinnova dal 2006, data di inizio della partnership con il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) sul progetto “Together for Child Vitality”. Solo in Italia negli ultimi due anni, grazie a questo progetto, Unilever ha contribuito al progetto di alimentazione scolastica donando un milione di pasti.Anche tutti noi, nel nostro piccolo possiamo donare un nostro pasto, perché nessuno può farcela da solo.  Le donazioni, inoltre, sono fiscalmente deducibili