Sono tempi bui per noi imbranati dei fornelli. Che poi per “imbranati” si intendono, al giorno d’oggi, le persone come me che non sono abituate a cimentarsi con piatti elaborati degni di Masterchef, ma sono comunque in grado di sopravvivere cucinandosi del cibo più o meno basilare. Il dilagare dei cooking show (una piaga socio-televisiva seconda per diffusione solo a quella dei Fratelli in Affari in onda a qualsiasi ora del giorno e della notte su Cielo) mette un’ansia da prestazione ogni volta che ci si avvicini ai fornelli e, ancor di più, quando ci si ritrova in compagnia per cenare.
E così, quando l’altra sera la redazione di Signorponza.com si è riunita per assistere e commentare la puntata di Amici (c’era pure Il Savonarola, il primo rubrichista della storia del blog) si è trovata con il #FrigoVuoto, è scattato un po’ di panico. Che cosa fare? La risposta più ovvia, visto che nessuno voleva vestire né i panni di Rachida, né quelli di Carlo Cracco, è stata di ordinare una cena a domicilio.
Si poneva tuttavia un ulteriore problema: non sono un grandissimo fan dei pacchianissimi volantini che ristoranti e (soprattutto) pizzerie/kebbabbari San Vincenzo-San Giovanni-San Marco da asporto lasciano nella casella della posta. In pratica dalla casella della posta finiscono nel cestino della carta, senza passare dal via.
Avrei potuto pentirmene amaramente, se non fosse che JustEat.it è venuto in nostro aiuto. Facendo quello che 10-100-1000 volantini, per quanto kitsch, non potranno mai fare: offrirti tutte le scelte a tua disposizione in un unico posto. È infatti questa la principale comodità offerta da JustEat.it: accedi al sito (anche da smartphone), inserisci il tuo indirizzo e automaticamente puoi vedere tutti i ristoranti che consegnano nella tua zona e che siano aperti nell’orario da te selezionato. Per ciascun ristorante è quindi possibile consultare il menù completo ed effettuare l’ordine in pochi semplici click, scegliendo successivamente se pagare con carta di credito o in contanti alla consegna. È inoltre possibile, prima di ordinare, consultare le recensioni e le valutazioni degli altri utenti, oltre ovviamente poter fare lo stesso una volta concluso l’acquisto.
Inutile che vi dica che la nostra scelta è ricaduta sul cibo giapponese, perché se non ingurgito una dose settimanale di Sashimi vado in astinenza (per la cronaca: Sashimi >>> Ossigeno). Così, tempo di fare l’ordine (ore 21:10 – il sito indica come orario previsto di consegna 21:50), ascoltare un paio di esibizioni e un paio di lamentele di Moreno ad Amici, ed ecco che alle 21:45 il nostro ordine era davanti a noi sul tavolo. E a quel punto anche i Dear Jack sono diventati meno importanti, al cospetto degli Uramaki Spicy Salmon ordinati tramite JustEat.it.
Insomma, come salvare una serata senza scomodare chef televisivi o libri di ricette.
Il post Metti una sera la redazione a cena a domicilio con JustEat.it, scritto da Signor Ponza, appartiene al blog Così è (se vi pare).