Metti una serata… con Erri de Luca

Da Harielle @hariellle

E si, finalmente ce l’abbiamo fatta, con gli amici della mia associazione culturale “Libernauti”,  ad ospitare il fascinoso principe degli scrittori italiani nella nostra sede.

Con i Libernauti, sigla coniata per indicare l’incontro di  liberi naviganti del pianeta libro, ci si riunisce ogni giovedì sera per parlare di libri, ma non solo, unico collante è l’amore per la lettura e per la cultura. Tra noi ci sono parrucchieri, grafici, infermieri, registe, tenori, casalinghe, medici, insegnanti, sindacalisti, psicanaliste,  fotografi, rettori, impiegate, e le età adulte sono variamente rappresentate, si da avere una base “dura” di 20-25 persone per ogni incontro.

Da tempo stavamo provando a contattare qualche scrittore di grido, e per puro caso, dopo tanti tentativi andati a vuoto,  Erri De Luca ha risposto e ha accettato di venire ad incontrare i Libernauti, che a loro volta hanno esteso l’invito alla più vasta platea pubblica di Tivoli. Così, in una serata di due settimane fa si è parlato di guerra, di sogni, di ebraico antico, di politica come idea partecipativa. Io ero in prima fila e lo avevo a 50 cm di distanza

erri de luca a villa adriana

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Lo scrittore napoletano si è mostrato semplice e schivo nelle sue affermazioni, come sempre, rispondendo con gentilezza e ironia alle tante domande del pubblico. Anche io avevo la mia domandina, naturalmente. Prendendo a spunto la poesia “Valori”, che vi posto di seguito,  gli ho chiesto quali nuovi valori intendesse aggiungere, e lui ha sorriso e ha detto che i valori possono sempre essere aggiornati e che c’ erano tante altre  liste di valori che gli studenti delle scuole avevano creato interpretando il messaggio contenuto nella poesia.

Peccato che al termine della conferenza pubblica non ci sia stata la sperata cena con i membri dell’associazione, come promesso prima, ma il grande Erri doveva partire il giorno dopo per la Spagna e non poteva trattenersi di più. Però una foto i Libernauti sono riusciti a strapparla, ed eccola qui! Che bella emozione…

(indovinate dove sono io nella foto e nei video…)

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie”, 2002



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