Mezz’ora di luce

Creato il 24 gennaio 2012 da Unarosaverde

Le mie giornate sono state subito reinghiottite dai ritmi imposti dal mondo: lavoro, burocrazia, riunioni, corsi.

Cercando di domare gli attacchi a tradimento del sonno e la diminuzione drastica del tempo libero, sono arrivata, navigando tra i sospiri di rimpianto, ad un fine settimana che mi ha regalato calma, passeggiate, chiacchiere, sole ed una visita impulsiva ad una cattedrale a pianta circolare davanti alla quale passo almeno due volte al mese. Le chiese a pianta circolare mi incuriosiscono molto, probabilmente perchè sono rare e, per architettura, democratiche.

Erano vent’anni che non spingevo il portone per entrare: la visita precedente risaliva alla messa di inaugurazione del mio primo anno accademico all’università. L’ho trovata magnifica, immobile, suggestiva. Credo sia abbastanza incongruente volare dodici ore per trascorre due settimane dall’altro capo del mondo quando conosco poco di quel che mi circonda. Sono abituata a dare per scontata la bellezza che mi filtra attraverso gli occhi ogni giorno: il fascino di quella che mi è sconosciuta prevale quasi sempre.

E subito dopo è ricominciata un’altra settimana, piena di impegni diurni e serali, mentre le suggestioni e i pensieri del viaggio da poco terminato cominciano a sbiadire e a ritirarsi tranquilli in un angolo della memoria.

Oggi però, verso le 17.00, ho sollevato il naso dallo schermo del computer e ho notato – meraviglia – che c’era ancora la luce del giorno. L’ho vista calare, mangiata dal buio, trenta minuti dopo.

Presto diventerà più forte e si insinuerà nella sera. E mi sembrerà di avere più ore libere per me prima che torni la notte. Finalmente.


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