Mezzo litro di sangue per un’ora e mezza di Pastorius

Creato il 25 maggio 2012 da Scribacchina

I signori dell’Avis son più puntuali dell’esattore delle tasse, cari i miei soliti lettori. E infatti, a quattro mesi esatti dall’ultima donazione, m’arrivò la convocazione per stamani. Mezzo litro secco di sangue 0 negativo che tra poco verserò senza rimpianti – che dico? con somma gioia – ad anonimo ricevente.

Già, anonimo.
Chissà chi riceverà quel piccolo pezzo di me.
Chissà se oltre ai varii globuli e piastrine sentirà scorrere nelle vene, in tutta la loro intensità, i pensieri e la musica che popolano la testolina della Scribacchina.

Una cosa è certa, giovincelli: a buona azione deve sempre corrispondere un piccolo cadeau. E dacché il beneficiario del mio dono non potrà ringraziarmi, bellamente ignorando le generalità della sua salvatrice, gioiosamente m’autopremierò con una serata di gran musica.

Già sapete che il buon Jaco Pastorius è inarrivabile vate bassistico della sottoscritta nonché eccelso traduttor d’emozioni in suoni. Ebbene, essendo egli – ahimé – già passato a miglior vita ed impossibilitato ad esibirsi live, m’accontenterò del di lui figlio: Felix Pastorius, bassista degli Yellowjackets. Stasera, venerdì 25 maggio, al Blue Note di Milano.
E se – come prevedo – sarà concertone, v’omaggerò d’una piccola cronaca alternativa su queste paginette virtuali.


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