Ora Titti ha aderito a Centro Democratico. Sì, il partito di Bruno Tabacci, il "compagno Bruno" (anzi, BR1), quello che piace a certi buontemponi marxisti. Quindi ora Bufardeci sta dalle parti della maggioranza di Crocetta. E, chissà quanto casualmente, il presidente della Regione ha designato proprio l'ex sindaco di Siracusa come membro del Cga, il Consiglio di giustizia amministrativa che in Sicilia agisce come se fosse un consiglio di Stato. L'altro membro, en passant, è Elisa Nuara, ex assessore a Gela quando Saro era il sindaco.
Saranno coincidenze, saranno cattivi pensieri, ma intanto la Regione designa due persone sulla carta "favorevoli" alla vigilia della decisione del Cga sulle elezioni suppletive in nove sezioni tra Rosolini e Pachino, provincia di Siracusa. La questione l'ha ben spiegata qualche giorno fa su Repubblica Emanuele Lauria: gente eletta con il Pdl che ora sta con Alfano, eletti con l'ala destra dell'Udc che invece appoggiano la maggioranza di Crocetta, candidati casiniani che si sono riconvertiti in berlusconiani e via dicendo. Compresi i "santini" elettorali vecchi di due anni riproposti nonostante sia cambiato quasi tutto (cioè niente, per restare al solito stereotipo gattopardiano dell'Isola).
Ecco, in tutto ciò arrivano le nomine puntuali di Crocetta. Bufardeci al Cga e il renziano Piergiorgio Gerratana (di Rosolini, guarda caso) assessore regionale all'Ambiente. Uno si gioca le carte che ha.
Giovedì 25 settembre il Cga dovrà decidere se confermare le elezioni suppletive nell'estremo sud della Sicilia. La decisione dovrà prenderla anche Titti Bufardeci, sindaco di centrodestra a Siracusa dal 22 dicembre 1999 al primo marzo 2008, poi vicepresidente della Regione per quasi due anni con Lombardo presidente (ruolo ricoperto, peraltro, per sei mesi già a fine anni Novanta quando il presidente era il mio compaesano Peppe Drago). Alle Regionali del 2008 aveva ottenuto la bellezza di 17.216 preferenze. Ah, da ex capogruppo di Grande Sud è indagato per le spese pazze dei rimborsi ai gruppi consiliari.
Ma Crocetta, non ho dubbi, sa essere garantista.