Mi piace camminare (Mamma green)

Da Littleelo
Non mi sento per niente una mamma bio - lungi da me comprare prodotti biologici, medicine omeopatiche e simili - piuttosto credo di avvicinarmi al modello di mamma green. Non per l'impiego di pannolini lavabili (che sinceramente mi pento di non aver mai usato, solo per pigrizia) o la preferenza per materiali biodegradabili e di riciclo, quanto per l'attenzione che pongo in alcuni gesti quotidiani che mi aiutano a rispettare un po' di più l'ambiente: come togliere dalle prese le spine degli elettrodomestici in stand by, sprecare un po' meno acqua e gas, spegnere le luci nelle stanze dove non c'è nessuno... piccoli gesti, che, dicono, possono fare molto se compiuti da molti e con perseveranza. Comunque piccole cose. Mi radicalizzo come mamma green solo su una sola cosa: ho detto no a un'auto di mia proprietà.
Mi è sempre piaciuto guidare, ho guidato tanto, ma da quando vivo nei centri cittadini (prima Milano e ora Bergamo) mi sono detta che basta, che la macchina è un lusso inutile, ingiustificato (quasi un fastidio tra parcheggi e traffico) e antiecologico. Nei centri cittadini ci sono infatti i servizi, le aree pedonali e le ciclabili... insomma, si può vivere senza auto, con maggiore beneficio di tutta la comunità. E se ne può fare uno stile di vita.
Non avere un'auto di tua proprietà implica tre cose: usi di più i mezzi pubblici, la bicicletta e... le tue gambe. E anche se qualcuno ti presta la sua auto quando proprio non ne puoi fare a meno, la devi comunque andare a recuperare con una passeggita o salendo su un mezzo pubblico.

A me piace molto camminare e sto tentando di passare questo piacere ai miei figli. Ci sono molti vantaggi nel percorrere un tragitto a piedi anzichè su un mezzo motorizzato:
- ti muovi e bruci calorie,
- non inquini (magra consolazione quando intorno a te bruciano caldaie condominiali, decollano aerei ogni due minuti e al tuo fianco procedono motori rombanti... ma tant'è, qualcuno deve pur comiciare!),
- rallenti i ritmi, sai che ci metterai di più, ma non hai lo stress di code, incidenti e ingorghi: sai quando parti e quando arrivi,
- ti guardi intorno e osservi molto di più e questa è una cosa preziosa se sei in giro con i bambini. Se cerchi di camminare in zone che non siano le tangenziali cittadine, puoi passare attraverso un parco, incrociare persone di vecchia conoscenza, osservare i monumenti, fermarti a raccogliere le castagne nelle aiuole, leggere i manifesti e scoprire cosa succede nella città...
- riscopri il vero significato delle condizioni meteo: se piove ti bagni, se nevica cammini nella neve, se c'è il ghiaccio scivoli, se fa caldo cerchi il lato della strada all'ombra... vuoi mettere!
E poi il cervello ti funziona meglio!
Nel suo libro, il neuroscienziato John Medina parlando dell'evoluzione umana dice che "il nostro formidabile cervello non si è sviluppato mentre oziavamo o stavamo fermi, bensì mentre facevamo esercizio fisico". Ovvero camminavamo e camminavamo, dai 10 ai 20 chilometri al giorno per cercare cibo, migliori condizioni di vita ecc. E così da primitivi siamo diventati sapiens.
E io non posso che dargli ragione: le migliori idee mi vengono sempre passeggiando, camminando, muovendomi. Mai quando sto seduta di fronte a un computer ;-)

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