Alcuni mesi fa scrivevo qualcosa che periodicamente mi piace rileggere; quando lo faccio è perché mi sto chiedendo se la mia difficoltà nel mantenere nel tempo i rapporti con le persone è proprio perché ho un carattere orribile o perché semplicemente deve andare così.
Mi piace immaginare che nel passaggio su questa Terra le persone siano minuscoli tasselli di un grandissimo puzzle che in qualche modo va completato. Incontriamo centinaia, migliaia di individui sulla nostra strada ma solo una piccolissima parte ci accompagneranno per buona parte del cammino. Con qualcuno di essi immediatamente si creerà un rapporto perfetto, segno che la tessere avevano la combinazione giusta. Qualcuno sarà per noi un punto di riferimento,qualcuno avrà braccia che ci cingono anche da lontano, proprio come gli angoli e i margini di un puzzle. Incontreremo persone che proveranno a legarsi a noi, o alle quali desidereremo legarci, che però hanno incastri che non corrispondono ai nostri e ai quali saremo costretti ad arrenderci, anche dopo aver provato a ruotare le tessere in ogni modo possibile. Poi esistono persone che non incontreremo mai: la distanza, la cultura, il Credo, le abitudini saranno come i colori diversi su un puzzle che ci indicano che lì la tessera non può stare.
Mi piace immaginare che nel passaggio su questa Terra le persone siano come tasselli di un infinito puzzle che in qualche modo va completato ed è per questo che a volte devo arrendermi al fatto che non tutte le persone che incontro, anche se è difficile accettarlo, non potranno fare parte della mia vita.Così è, per me.