Chiusa questa parentesi,torniamo al discorso iniziale.Allora,ho detto che da un po' di tempo ormai ho preso l'abitudine a scrivere appelli ai politici italiani.Ho scritto a Beppe Grillo,a Pierluigi Bersani,Antonio Di pietro,Nicola Vendola(APPELLO AL PARTITO DEMOCRATICO,ALL'ITALIA DEI VALORI,AL MOVIMENTO A 5 STELLE) e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi(SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:E' ORA DI PORRE FINE ALLA SUA ESPERIENZA POLITICA!).Adesso,tocca ad un personaggio non politico,ma che ha un grandissimo peso nella televisione pubblica italiana:il Direttore Generale della RAI Mauro Masi.
Rispettabile Direttore Generale della Radiotelevisione Italiana Mauro Masi,
le pongo subito una questione(che sarà il tema principale di quello che sto per scrivere):come le è sembrata la prima puntata di “VIENI VIA CON ME”?In attesa della sua risposta(che non arriverà mai),ne approfitto per dire quello che penso.
Lei,fino all'ultimo ha messo in forse la messa in onda della trasmissione,sostenendo che vi erano costi elevati soprattutto per il compenso di Roberto Benigni.Ora,tralasciamo il fatto che la RAI non si è posta problemi di nessun genere riguardo la trasmissione di puntate di vari programmi riguardo la vicenda di Sarah Scazzi,oppure riguardo la messa in onda contemporanea delle 3 reti televisive pubbliche dello speciale “PORTA A PORTA” sulla ricostruzione a l'Aquila e con il Presidente del Consiglio protagonista unico e assoluto.E tralasciamo anche il fatto di quanto la RAI spende ogni anno per un programma come l'”ISOLA DEI FAMOSI”,ormai uno dei simboli del malcostume italiano.Il problema è un altro.Ma si rende conto che lei non voleva far mandare in onda un programma dove si parlava dell'isolamento attuato nei confronti di Giovanni Falcone da parte di politici di destra,sinistra e centro,e da vari quotidiani nazionali,dove si parlava di come venivano definiti i centralinisti dei call center,delle varie accezioni di omosessuale in Italia,dei tagli alla cultura...?Glielo ripeto:ma si rende conto?Si rende conto che la RAI sta diventando una televisione per pochi,ove i programmi vanno in onda basta che piacciano a pochi politici(basti pensare a tutte le controversie che ANNOZERO deve affrontare ad ogni inizio di stagione televisivo)?Ma non mi voglio allargare,perchè altrimenti se cominciassi a parlare di “ANNOZERO”, “RAIPERUNANOTTE”, “BALLARO'”, “REPORT”...questo articolo non finirebbe mai.Torniamo dunque a “VIENI VIA CON ME”.
Allora,lei,per motivi di bilancio stava per non mandare in onda un programma dove:
- ROBERTO SAVIANO parlava di Giovanni Falcone e di come era stato lasciato solo dallo Stato,mostrando come noi italiani siamo prevenuti(il lavoro di Giovanni Falcone contro la mafia è stato ridotto ad un semplice impegno per motivi di carriera giudiziaria),di come lo Stato è stato capace di cambiare idea -in maniera negativa- nei confronti di Falcone dopo essere scampato ad un attentato(LA MACCHINA DEL FANGO);
- NICOLA VENDOLA elencava i vari termini per definire un omosessuale secondo un italiano(27 DEFINIZIONI DI GAY);
e poi:COSA E' UN CENTRALINISTA CALL CENTER PER UN ITALIANO(INSULTI AGLI OPERATORI CALL CENTER);QUANTO RICEVE LA CULTURA ITALIANA RISPETTO AD ALTRI PAESI EUROPEI...
Secondo lei,un servizio pubblico può farsi problemi economici davanti a temi come questi e rispetto a quello che sgancia ogni anno un italiano per rinnovare il canone?Non penso sia corretto.E poi,9 milioni di italiani hanno visto il programma,battendo “IL GRANDE FRATELLO” e facendo entrare nelle casse della RAI soldi pesanti.
Quindi,il problema economico non sussiste.
Il motivo è un altro.E' inutile nasconderlo Sig.Masi.Lei non voleva mandare in onda un programma dove si parlava di Ruby e di tagli alla cultura.Ma,come il Presidente del Consiglio Silvio berlusconi può permettersi di dire in televisione che è meglio amare le donne che i gay,di consigliare a una giovane precaria di sposare suo figlio,alla la RAI deve permettere senza se e senza ma di far parlare Benigni.Perchè gli italiani preferiscono ascoltare uno che dice che un libro uccide più di una pistola,anzichè il “BON TON” del Grande Fratello.Voi(politici,direttore generale...) occupate posizioni importanti ma non è tollerabile che sia un politico a decidere cosa deve andare in onda e cosa invece no.E' il telespettatore che decide,e se si prova a calpestare la sua volontà,ci si rimette e basta.Pensi,Direttore Generale,a “RAIPERUNANOTTE”:in quanti si sono spostati dalla RAI per sintonizzarsi sul web e sulle televisioni locali per seguire quello che accadeva al Paladozza di Bologna?Quanto ci ha perso la RAI quel giorno?Ma allora,problemi economici non sono stati sollevati.
Concludo dicendo:la RAI è un patrimonio di tutti.Quando si minano programmi come “REPORT”, “ANNOZERO”, “BALLARO'”, “VIENI VIA CON ME”...non si fa servizio pubblico.Così si prendono in giro gli italiani che pagano il canone ogni anno per avere servizi di qualità.Se al politico di turno non piacciono questi programmi,prende il telecomando e cambia canale,senza che telefoni intromettendosi nelle trasmissioni.
E' il telespettatore che decide,non il politico.