Non è che lo facciamo apposta a fare tutto al contrario. E' che ci viene spontaneo, essere un po' anticonformisti. Che poi, nel 2013, non si può neanche definire anticonformista una decisione del genere. Moltiplicarsi e poi sposarsi sembra quasi essere diventata la regola, almeno tra i miei coetanei. La verità è che tutte le volte che mettevamo giù una lista di invitati restavamo pietrificati nel constatarne la lunghezza.
Alla fine ci siamo lanciati nell'organizzazione e non perché sia stata trovata la soluzione per una sforbiciata. Solo perché abbiamo voglia di una grande festa e di un lungo viaggio. E anche un po' per riconfermarci uniti, come prima, più di prima (se siete diabetici, dimenticate quest'ultima frase).
Un mio amico mi ha detto "peccato, eravate una perfetta coppia di sinistra" e allora per farlo contento organizzeremo una perfetta cerimonia di sinistra e ci faremo aiutare da Giorgio Gaber per capire bene come fare. Chissà se accetterebbe il ruolo di wedding planner.
La data del matrimonio l'abbiamo scelta a casaccio, la scorsa Estate. Passeggiavamo nel paesino TreAnime con in gemelli nel passeggino e abbiamo incrociato due neosposi che uscivano sorridenti dalla chiesetta all'aperto, fra gli ulivi e il rosmarino. Abbiamo aspettato il parroco e ci siamo lanciati per un sabato di Luglio... dopo aver scorso tutto il calendario dei matrimoni pianificati per il 2013 siamo passati ai venerdì, fino a trovare la data, finalmente. Il Papi me l'ha chiesto urlando (lui sulla porta accanto al parroco con in mano l'agenda e io che spingevo il passeggino, su e giù davanti alla mangiatoia dei cavalli). "Venerdì 5 va bene?". Io ci ho pensato su un attimo, ma in fondo - che impegni avrei dovuto avere? E allora ho urlato di rimando: "Si, ok!". Non oso immaginare cosa avrà pensato l'ometto accaldato con la tunica. Anche perché poi il Papi ha chiesto qualcosa tipo: "devo pagare per prenotare la data?". Io da lontano me la ridevo a crepapelle. Non era una questione di soldi, era solo che buttar via 50 eurini con una decisione presa lì, su due piedi, non ci sembrava il caso. Insomma, è stata una prenotazione che definirei davvero poco seria, anche perché ce ne siamo dimenticati da lì a poche ore, oberati com'eravamo dalle incombenze nanesche.
Invece poi, durante le vacanze natalizie, mi sono imbattuta nella mia amica Dani che fa la wedding planner e che, è risaputo, oltre ad essere bravissima nel suo lavoro, ha anche un gusto impeccabile. Tornata a casa ne ho parlato con il Papi e abbiamo ripreso in mano il progetto matrimonio decidendo di affidare a lei l'incarico. Sono troppe le cose a cui pensare e noi, con le vite incasinate che abbiamo e i due frugoletti impazziti a casa, non ce la potremmo fare mai, da soli.
Adesso la corsa verso la fatidica data è cominciata e la lista delle cose da fare è lunghissima. Dobbiamo capire dove fare il corso prematrimoniale (che sia breve, per favore), devo scegliere un vestito (adatto, non a meringa, ovviamente), decidere a chi affidare gli allestimenti, il catering, il servizio fotografico, gli addobbi floreali... e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna che ci sarà Dani, a guidarci!
Questo post inaugura la sezione "Matrimonio" dove raccoglierò tutto quello che scriverò sul tema. L'obiettivo è anche quello di creare una piccola guida per l'organizzazione di un matrimonio senza troppe pretese.