Mia madre e suo fratello erano molto uniti posted by Daniela Baldini

Da Parolesemplici

Mia madre e suo fratello erano molto uniti, si volevano molto bene, avevano lavorato insieme da giovani, poi lui si sposò e la moglie non piaceva molto a nessuno della famiglia. Anche mia madre si sposò. Si formarono una famiglia. Vissero lontani ma ogni volta che si incontravano, era come se si fossero appena lasciati. Ricordo che mia madre e mio zio, molto ferrati entrambi in matematica, si divertivano a controllare i conti del condominio insieme e a trovare gli errori; poi erano uniti nella fede romanista, perciò parlavano spesso della squadra e del campionato. Ricordo che una volta mia madre rimase molto male perché mio zio le aveva detto che non capiva niente: in quel momento si ruppe qualcosa e mia madre, colpevole di aver parlato male di un allenatore, smise di parlare di calcio con mio zio. Ricordo l’ultima telefonata a mio zio prima che lui morisse, lei gli chiese di resistere, ma lui le disse che si sentiva troppo male. Mia madre quasi morì di dolore per la morte del fratello.

Quello che vorrei è un rapporto così con mio fratello, basato su un grande rispetto. Avere degli incontri in cui si parla del più e del meno ma senza cattiveria, dimostrando che esistono legami di sangue a cui non ci si può sottrarre.

Vorrei che una volta tanto non ricordasse i miei errori, ma le mie qualità. E che se proprio ha deciso di abbandonare la famiglia a 25 anni, non possa credere di poter ricucire qualcosa che si è ormai irrimediabilmente rotto. Non deve pretendere di sostituirsi a mio padre, perché anagraficamente sono cresciuta, con i miei errori, si, ma anche con le inevitabili esperienze.

Cerca di imitare il rapporto che aveva mia madre con suo fratello, vedendo qualche partita con me nelle sporadiche volte che viene a Roma. Mangiamo una pizza insieme, ma poi il distacco, 600 km, si fanno sentire, ed ecco che riemerge la sua scarsa fiducia in me, povera malata di mente, che si è fatta truffare da un napoletano, scambiando l’amore per interesse.

Ed ora pretende di vegliare sul mio conto in banca, quando lo potrebbe ottenere facilmente se solo mostrasse un po’ di amore verso di me, un po’ di attaccamento e non solo meri zeri che sai a cosa ci servono quando staremo sotto una lapide…?!

Quando sarà troppo tardi, lui dirà, leggendo magari queste parole, Daniela aveva un cuore grande, e non me ne sono accorto in tempo…Già il tempo, sono trascorsi 30 anni da quando andavamo dagli scout insieme, neanche di questo parliamo più nelle nostre brevi telefonate.

Quando non era ancora sposato, facevamo le gare a nuoto…

Quando eravamo piccoli, lui mi adorava perché aveva chiesto a mia madre un fratellino o una sorellina: lui mi ha voluto, e sembra che ora l’unica cosa che lo leghi a me è potermi comandare e ricordarmi sempre e solo due cose: sei malata e non sai gestire i tuoi soldi.

Ed ora che stiamo alla fine, che dobbiamo fare gli ultimi conti, so che mio fratello è e rimane dell’altra parte della famiglia, quella di mio padre, e io rimango della parte di mia madre, la parte sensibile, che legge tra le parole e cerca tra di esse una parola affettuosa.

Vorrei questo: e cioè niente di più di un po’ di affetto ma so che con lui è come bussare ad un portone sbagliato.


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