Una delle fiere di design più attese nel panorama internazionale? Miami Design 2012! La fiera, costola di Design Basel, nasce da un’idea di Ambra Medda, da tre anni a questa parte è invece curata da Marianne Goebl. Cinque giorni a dicembre, di “full immersion” nel design da collezione, eventi di moda, arte e architettura, il tutto all’insegna della stravaganza e della vistosità.
A inaugurare l’evento in modo maestoso, ci ha pensato lo studio Snarkitecture con l’installazione Drift. Di forte impatto a livello visivo, l’installazione riguardava una serie di enormi cilindri bianchi in vinile, sospesi all’ingresso del tendone principale.
Diamo uno sguardo agli eventi più indicativi dell’edizione passata del 2012. Iniziamo con la mostra personale “Glassworks” del giovane gallerista Victor Hunt e dedicata a Sylvain Willenz, un lavoro su vetro molto raffinato e ricco di colori. Gaetano Pesce propone il tavolo a forma di bandiera a stelle e strisce in omaggio a Thomas Jefferson e alla democrazia americana. Unica pecca, un’opera simile era già stata fatta in occasione dei 150 anni d’Italia.
Tra i progetti più curiosi e bizzarri, troviamo quello di Swaroski Crystal Palace con l’installazione Parhelia che significa “dietro il sole”. Suggestioni luminose per un’esperienza sensoriale ed emotiva, creata dal designer Asif Khan e ispirate al fenomeno dell’aurora boreale, in questo caso “artificiale”.
Kenya Hara, uno dei grandi padri della creatività nipponica, ha presentato all’interno del Buena Vista Building, un progetto molto particolare: Architecture for Dogs. Il progetto è il frutto della collaborazione tra Hara e altri dodici designer, insieme hanno studiato delle abitazioni confortevoli per il migliore amico dell’uomo.
Miami Design è sicuramente tra gli eventi annuali più attesi, un format in grado di unire sperimentazione, collezionismo e soprattutto, il gusto particolare per la vistosità. Tutto questo è diventato un riferimento nel mondo del design, sia per gli appassionati sia per i collezionisti.
La capitale della Florida, merita di esser visitata almeno una volta, allora perché non cogliere l’occasione della fiera/evento Miami Design? Potrebbe essere una validissima scusa per vedere un altro lato della città, un lato meno vacanziero e più da “kermesse patinata”, per immergersi qualche giorno nella vita mondana, tra esposizioni, dibattiti, mostre e avvenimenti off.