The Rock (1996)
Armageddon - Giudizio finale (1998) - 1/5
Pearl Harbor (2001)
Bad Boys II (2003)
The Island (2005)
Transformers (2007)
Transformers - La vendetta del caduto (2009)
Transformers 3 (2011)
Pain & Gain - Muscoli e denaro (2013) - 3/5
Bay (1965) è un produttore e regista americano. ha all'attivo alcune delle più brutte pellicole della storia recente di hollywood, il lato più brutto e inguardabile del blockbuster made in USA. Investendo milioni di dollari in megaproduzioni ipertecnologiche, Bay ha dato vita ad alcune fra le più noiose parate di effetti speciali fini a sè stessi della storia del cinema.
-Armageddon - Giudizio finale
(Armageddon) di Michael Bay - USA 1998 - fantascienza - 150min.
Un meteorite sta per colpire la terra. La NASA non sa che pesci pigliare, e ingaggia "il miglior trivellatore di pozzi petroliferi del mondo" (Bruce Willis) e la sua squadra di svitati per salvare tutto e tutti.
Disaster movie valido solo per efficaci effetti speciali (che comunque oggi sono già un po' datati), è un prolisso spot pubblicitario dell'uomo americano, super macho e supereroe, che si sacrifica per la famiglia e per il suo paese. Ovviamente il resto del pianeta è dipinto come Terzo Mondo. Attori inerti e regia ipereccitata che alterna primi piani degli attori più famosi a panoramiche sui dispiegamenti di forze militari (che non si sa cosa centrino dato che non sta per scoppiare una guerra contro nessuno...ma non si sa mai!). Ridicole parentesi idillico-sentimentali tra Ben Affleck, uno degli attori più incapaci sfornati da Hollywood, e Liv Tyler, la cui recitazione si risolve in due soluzioni: espressione triste, espressione felice.
La durata estenuante e ingiustificata lo rende particolarmente insopportabile, e cancella anche il supposto fine ultimo del film, ovvero l'intrattenimento.
Siamo lontani dal piglio giocherellone di altri film del genere, quali "Independence Day" o "2012", molto più godibili: "Armageddon" sembra prendersi sul serio. Difetto imperdonabile.
Voto: 1/5
-Pain & Gain - Muscoli e denaro
USA 2013 - azione/commedia/drammatico/biopic/grottesco/noir - 130min.
Storia vera. Miami 1995: il bodybuilder Daniel Lugo (Mark Wahlberg) è stanco di lavorare per i milionari che frequentano il centro sportivo, e sogna di elevarsi lui stesso al loro rango, convinto di avere le capacità per farlo e, sprattutto, di meritarselo. Convincendo il suo collega Adrian Doorbal (Anthony Mackie) e reclutando un ex galeotto con problemi di eroina (Dwayne Johnson), Lugo decide di rapire uno dei clienti della palestra, il facoltoso proprietario di ristoranti Victor Kershaw (Tony Shalhoub) e costringerlo a farsi intestare tutti i suoi soldi e proprietà. Dopo un iniziale successo, il piano va a ramengo innescando morti a catena e l'interessamento di un detective privato, ingaggiato dallo stesso Kershaw.
Il miglior film di Michael Bay? Dobbiamo rivalutare il regista di Armageddon e della trilogia di Transformers?
Il soggetto è intrigante e lo svolgimento lo è ancora di più: Bay gira come un blockbuster d'azione un film essenzialmente drammatico, punteggiandolo di elementi grotteschi e contrappunti umoristici, che un po' divertono e un po' imbarazzano per il loro essere fuori posto in un contesto di messinscena di fatti realmente accaduti. Il bello del film sta proprio nel suo essere politicamente scorretto, nel fregarsene della sensibilità, nel sacrificare tutto allo spettacolo. Non si pensi però che sia un film superficiale: la scrittura è sufficientemente studiata da riuscire a comunicare il senso di delusione che pervade i protagonisti, desiderosi di rivalsa verso un mondo che offre loro solo vite di secondo piano, di ordinaria mediocrità. Dice molto sulla moderna società dell'immagine: i protagonisti sono dei monumenti viventi, masse di carne scolpite che trovano nel perfezionamento estetico del proprio corpo (anche a costo dell'impotenza causata dall'assunzione di steroidi) un contrappeso al piattume della loro esistenza. Non manca nemmeno la figura della donna bellissima e cretina, che vive per essere il giocattolo sessuale di uomini che la mantengono. Gli ambienti sono quelli della più volgare umanità: la palestra appunto (sorta di vetrina da esposizione di giovani e splendide donne ricche o mantenute e di poco atletici uomini di mezza età), ville superlusso di miliardari dell'industria del porno, magazzini di negozi erotici, strip clubs...
con un budget molto ridotto rispetto a suoi standard ("solo" 26 milioni di dollari) Bay non sembra essere a disagio, anzi: grazie ad una fotografia ipersatura di colori sgargianti e ad un montaggio forsennato da disaster movie, infonde grande dinamismo all'azione (anche quando questa si svolge in piccoli interni), e con dialoghi sopra le righe pronunciati da personaggi fuori di testa assicura il divertimento. Ottime prove da parte di tutti i membri del cast, e chi non considera Dwayne Johnson a tutti gli effetti un attore potrebbe ricredersi. Il commento musciale di Steve Jablonsky (attivo anche nel mondo dei videogame), alle prese con sintetizzatori e tappeti sonori elettronici, conferisce un'aura quasi epica a molte sequenze, che a volte fa a pugni con la grettezza degli accadimenti che si stanno verficando a schermo, con uno strano effetto di contrasto. Alcune parentesi di follia pura possono risultare davvero esilaranti (tanto che si è sentito il bisogno di ribadire tramite didascalie che "questa continua ad essere una storia vera"). Si tratta in definitiva di un neo-noir di impronta tarantinana, ma girato in modo più action e con meno fronzoli, con una trama imprevedibile ed un finale che non assolve i protagonisti, anzi li descrive per quel che sono. Anche questo rifiuto di celebrare i cattivi, tanto caro a molti film hollywoodiani, è un punto a favore.
Film costantemente in bilico fra il grottesco ed il cattivo gusto, verso il quale ogni tanto si inclina paurosamente. Ciò non ne inficia il consiglio di visione.
Voto: 3/5
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