SANTA MARIA CAPUA VETERE, ITALIA - E' infine crepato uno dei maiali nazisti ancora respiranti. In questi casi uno spera esista davvero l'inferno, almeno questi figli di puttana incontrerebbero la giusta punizione. Perché Michael Seifert, detto Misha, detto ancora più propriamente Il boia di Bolzano, il carcere l'ha visto solo nel 2008, quando lo stato italiano riuscì a recuperarlo dalla sua
bella casetta in Canadà, nella quale si era rifugiato negli ultimi 60 anni a innaffiare margheritine.
Chissà come ci era arrivato. E' stato uno dei responsabili (l'altro, Otto Stein, è ancora ricercato, campa cavallo) della strage di prigionieri del
campo di concentramento di Bolzano, avvenuta negli ultimi anni della guerra.
Pensate, fino al 1994 non si sapeva nulla di 'sto tizio: tutte le denunce relative a quella e ad altre stragi furono archiviate illegalmente negli anni '60 e ritrovate per caso in quello che è passato alla storia come
l'armadio della vergogna. Vabbò, insomma, alla fine lo hanno trovato, estradato, processato ed ergastolato, per poi morire oggi in carcere in seguito ai postumi di una caduta. Ribadisco: se all'epoca gli avessero fatto una svastica in fronte, ora non saremmo a questo punto. Bah, ormai è andata così, che dobbiamo fare. Festeggiamo tutti insieme intonando il prossimo inno di Sanremo.
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