Quando giravano gli episodi della seconda stagione di True Blood, Michael dice che ha sempre pensato che il Reverendo Newlin avesse un debole per Jason Stackhouse, e il pubblico finalmente l’ha visto venir allo scoperto in una scena a dir poco ilare nell’episodio 5×01 “Turn, Turn, Turn”.
“Girare quella scena è stato divertente. Ryan [Kwanten] ed io amiamo lavorare insieme. E’ un attore con il quale posso provare di tutto e viceversa. Abbiamo trascorso la maggior parte del nostro tempo piegati dalle risate!”
Anche se si è trattato di una scena in pieno stile “True Blood” – sopra le righe, divertente, piena di nudità – Michael voleva “assicurarsi che Steve fosse vero”.
“E’ un qualcosa con cui ha davvero lottato…Non abbiamo mai visto la vita interiore di Steve nella Stagione 2. Guardavate la sua figura pubblica e vi chiedevate che cosa sarebbe accaduto con lui. Perciò è divertente e anche una sorta di sollievo come attore interpretare una scena dove la sua anima viene fuori”.
Michael, che ha co-scritto i fumetti di True Blood, ha scoperto verso la fine della Stagione 4 che sarebbe ritornato ad interpretare il Reverendo, quando Alan Ball gli ha detto semplicemente: “Ti trasformeremo in un vampiro!”.
“Ho pensato che fosse grandioso! [ride] Chiunque interpreta un umano ama ottenere dei poteri soprannaturali ad un certo punto!”.
Ma quali sono i piani di Steve?
“Non possiamo fidarci molto di quello che Steve stava dicendo in quel momento, era un mix di verità e bugie…E’ sicuramente innamorato di Jason. E’ tornato per lui. Ma come è entrato a far parte del mondo dei vampiri, lo vedrete con il prosieguo della stagione”.
Nel complesso, Steve Newlin ha a che fare con argomenti seriamente controversi (religione, sessualità), ma Michael dice che “non ha paura” di affrontarli e il suo personaggio è “parte integrante del tema satirico” della serie.
“Quello che mi interessava era esplorare quanto del vecchio Steve fosse ancora a galla. Quanto è cambiato ora? Ha cambiato le sue convinzioni? E’ sempre stato represso? La stagione nel suo complesso affronta il concetto di credenze religiose e come Dio può essere usato come scusa per tanti comportamenti diversi. Vedo Steve come un avatar, come una personificazione di questa tematica”.