Michel vaillant

Creato il 12 marzo 2014 da Lafirmacangiante
Michel Vaillant è stata una gradita sorpresa, non pensavo di poter trovare un fumetto legato al mondo dei motori, ambiente e passione a me lontanissimi, così divertente e appagante. La Gazzetta dello Sport, insieme alla Cosmo, ha aperto una grande speranza negli appassionati di bedé, quella di poter godere di alcuni classici del fumetto francese nel loro formato originale (o quasi) a un prezzo del tutto accessibile, confezionando degli ottimi albi nello splendore della quadricromia. Albi che tra l'altro presentano numerosi spunti e curiosità dalle quali sto pensando di tirare fuori qualche post un po' diverso dal solito, vedremo...
Una delle osservazioni che si possono muovere a iniziative come questa, comunque lodevoli, è quella di non pubblicare le avventure dei protagonisti (accade con Vaillant ma anche con Lucky Luke) in ordine cronologico. Questa scelta probabilmente dipende dal fatto di dover attrarre il maggior numero di lettori fin dai primi numeri, non a caso nella prima uscita di Michel Vaillant viene presentato l'episodio Brivido a Monza, titolo di sicuro richiamo per il pubblico italico.
Il grande pregio delle avventure del pilota creato da Jean Graton è la freschezza. L'episodio di cui parlavamo sopra, presentato nel primo numero, risale addirittura al 1970 ma si lascia leggere che è una bellezza creando anche un bellissimo effetto nostalgia che si rivela un inaspettato valore aggiunto. Michel Vaillant è un pilota di Formula 1 (e non solo) e quindi va da sè che le auto la fanno da padrone nell'economia delle storie di Graton. Vedere riprodotte minuziosamente le monoposto di fine anni '60, così come l'atmosfera delle corse dell'epoca è un piacere per gli occhi, veder comparire invece, in sequenze lontane dalle piste, la Fiat 500, la Fiat 850, la Lancia Fulvia, la Renault 4 o la Citroen DS diventa un piacere anche per il cuore, almeno per chi è stato bambino nei '70. Ottime anche le rappresentazioni degli scenari con splendidi scorci di Milano e delle piste, grande dinamismo invece nelle sequenze dedicate alle corse, Graton ha una gran bella mano e già dal primo numero, che presenta anche alcune tra le prime storie brevi dedicate a Vaillant (1957), se ne può studiare l'evoluzione.

Le storie della scuderia Vaillant, di cui Michel è uno dei rampolli, mischiano le imprese sportive a piccoli e grandi imprevisti, trame dal lieve tono giallo e complotti a leggerezza e divertimento.
L'esperimento di Gazzetta non può che dirsi riuscito e la scelta del materiale da proporre del tutto felice, speriamo che il connubio prezzo/qualità vada avanti di questo passo ma soprattutto speriamo di continuare ad avere quei pochi soldi necessari per sostenerlo, cosa che oggi, allo stato delle cose, appare sempre meno scontata.


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