Ora, non che me ne sbatta granché della morte di un imprenditore, in quanto comunista a me 'mme frega solo d'a classe operaia, ma la cosa che fa sgorgare dal mio cuore lacrime amare è il fatto che, alla lettura del suo testamento, s'è scoperto che l'azienda ora passerà alla chiesa. Sì, avete letto bene, ha lasciato tutto (parliamo di una multinazionale che nel 2011 ha fatturato 214 milioni di euro, con 12 stabilimenti in tutta Europa ed oltre 500 dipendenti) alla curia di Bologna. Immaginatevi che bello per un dipendente sapere che il suo capo ora è dio, e perdonate il mio piccolo vezzo nello scrivere "chiesa, curia, dio, ecc." senza maiuscole, ma è così immenso il mio sdegno che non posso davvero fare altro: FAAC!
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