Michele Santoro smarrito e indeciso

Creato il 11 novembre 2011 da Dagored

Così è sembrato ieri il giornalista salernitano, smarrito e indeciso, lui che era sempre sembrato così sicuro di cosa fare e deciso nell'affrontare gli argomenti della trasmissione ieri è parso per la prima volta titubante e addirittura circospetto, spiazzato evidentemente dalle annunciate dimissioni da premier di Silvio Berlusconi, che gli ha tolto quello che in realtà è stato per anni l'unico vero argomento di discussione che Santoro e i suoi sodali hanno affrontato negli ultimi 20 anni.
Ora però bisogna parlare di Mario Monti e Mario Draghi, una cosa per la quale appare chiaro che Santoro, Travaglio e le redazioni sia della trasmissione Tv Servizio Pubblico sia quella del giornale "Il Fatto Quotidiano" non appaiono preparati.
Quello che si temeva è avvenuto: la caduta del berlusconismo provocherà delle conseguenze sul tasso di disoccupazione non indifferente, essendo stata materia prima per innumerevoli iniziative editoriali, nonché fonte di reddito per centinaia di giornalisti e blogger.
Certo, si potrà ancora sfruttare l'argomento per qualche settimana, forse per qualche mese, ma alla fine si dovrà pur parlare dell'attualità, cosa non facile per chi ha imparato solo a inventarsi nomignoli per il nemico o ricopiare atti giudiziari: un bel problema, perché un altro personaggio come Berlusconi non si trova di certo più.
Il programma era intitolato infatti: "Un altro governo", ma di questo nuovo e altro governo i mattatori della trasmissione hanno parlato poco, preferendo tornare sul loro argomento preferito, l'unico che conoscono bene, ovvero Silvio Berlusconi.
Cosa farà adesso Berlusconi? si chiedevano speranzosi in una pronta manovra del cavaliere di Arcore per tornare al potere. Senza Berlusconi al centro della scena per loro sarà un problema.
A parlare di Monti e del nuovo governo ci ha provato qualche ospite, come il blogger Marco Messora, ma l'argomento non è parso interessare granché alle star dell'iformazione: troppo complicato indagare sugli intrecci degli interessi bancari e su chi ha o ha avuto relazioni e legami con entità come Goldman Sachs, Merryl Linch, JP Morgan, Bildenberg, Trilateral Commission etc. Anche perché si potrebbe pure scoprire che la Massoneria non si limita alla loggia P2, come i nostri eroi probabilmente pensano.
Proprio adesso che, lasciata la Rai, Michele s'era fatto editore di se stesso, come pure Travaglio aveva già fatto con il giornale: se non è sfiga questa.

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