Non potevo mancare all’appuntamento annuale Woody Alliano, quindi sono andata speranzosa a vedere il suo ultimo film.
La città in questione questa volta è Parigi, luogo che amo e che adoro alla follia… modificando una citazione di Gertrude Stain direi che “ L’Italia è il mio paese, ma Parigi è la mia città”.
Il protagonista è sempre stato affascinato dall’atmosfera parigina e ne viene totalmente risucchiato quando una sera a mezzanotte, mentre vaga nelle vie di Parigi, si fa dare un passaggio da una macchina che lo porterà magicamente negli anni 20’. Qui incontrerà personaggi di gran calibro come Hemingway, Gertrude Stain passando per i Fitzgerald, Cole Porter, Picasso, Dalì e molti altri.
Lo sviluppo della trama a tratti risulta leggermente banale e scontato con forti riferimenti a film precedenti di Allen quali “Tutti dicono i love you” e “La rosa purpurea del Cairo”.
Forse per alcuni potrebbe risultare un po’ di “élite” visto che non tutti i riferimenti sui vari personaggi possono essere facili da comprendere, ma tutto sommato penso che sia uno dei suoi migliori lavori dopo la trilogia londinese.
In complessione un film riuscito senza troppo pretese, in attesa del suo prossimo lavoro in una location del tutto italiana come Roma e con tutti gli stereotipi dell’italianeità che ne conseguiranno.
Vi lascio il trailer :
http://www.youtube.com/watch?v=h4wqPvzfQQE
Alla prossima
Taty