la notizia della pubblicazione dell’ultima opera di Stephen King, Miglio 81, esclusivamente in ebook, sia in Italia che negli Usa, ha scatenato un bel po’ di polemiche. Inoltre è il primo titolo dell’autore americano ad essere pubblicato in questo formato nella nostra lingua. Questa scelta editoriale ripropone gli interrogativi sul futuro del libro, sull’importanza degli ebooks, sull’evoluzione del modo di leggere e di apprendere. Ma siamo sicuri che ci sia una risposta certa e inopinabile a queste domande?
La questione “ebook” La casa editrice Sperling & Kupfer ha intrapreso un percorso disseminato ancora da parecchi ostacoli; per qualcuno è stato un vero e proprio azzardo. Sta di fatto che Miglio 81 è la prima opera di un grande e popolarissimo autore ad uscire sul mercato italiano e(e statunitense) sclusivamente in formato ebook. Il primo dettaglio che ha suscitato le polemiche è il prezzo: 4.99 euro non è un costo alto, però molti si stanno chiedendo se questa somma sia appropriata per un racconto di 80 pagine, in cui non c’è nemmeno il supporto cartaceo.
Negli Stati Uniti Miglio 81 ha venduto circa 200.000 "copie", però molti americani non hanno gradito il fatto di aver dovuto comprare un libro a scatola chiusa e aver scoperto solo dopo l’acquisto che si trattava di un racconto e non di un romanzo. Di certo quest’ultimo inconveniente è facilmente superabile con informazioni più dettagliate da parte della casa editrice (dove mancano e se mancano) e con una maggiore attenzione da parte del compratore prima dell’acquisto. Il mercato degli ebooks in Italia non ha ancora una grande diffusione, però, è in crescita costante. I risultati sono destinati a migliorare con la maggiore diffusione di supporti elettronici di lettura, con una buona promozione di opere di qualità, firmate da nomi importanti della lettura mondiale.
Miglio 81 arriva, inoltre, a due settimane dall’uscita di 22/11/’63, l’ultimo romanzo di King. Eugenio Trombetta Panigadi, direttore generale di Sperling & Kupfer, spiega cosi la strategia promozionale: “C'è una coincidenza di data per realizzare una promozione incrociata tra le due opere, ma Miglio 81 è un testo letterario a sé, una chicca per i fan di King che lanciamo con entusiasmo, convinti che non bastino nuovi supporti senza buoni contenuti”. Di certo questa mossa da parte della Sperling avvicinerà ancora di più gli italiani al mercato degli ebooks.
In Italia la diffusione degli ebooks è stabile sui 20.000 titoli. Niente di paragonabile agli Usa, ovviamente, con il loro milione circa di titoli. Però si può e si deve fare ancora di più, secondo gli editori, se si pensa che in Francia i volumi disponibili in questo formato toccano quota 80.000. Occorrono autori validi, opere di alto livello e prezzi ragionevoli affinché questo mercato possa espandersi sempre di più. Considerando, poi, il potere di Internet e la costante crescita di vendite di opere di self-publishing in ebook, è evidente che il fenomeno dei libri su supporto digitale non può più essere ignorato e di certo non sarà una moda passeggera. Il progresso va avanti, il tiro può essere aggiustato, ma di sicuro non si tornerà indietro. E non è certo un male, anzi. Si spera, comunque, che in futuro il buon vecchio libro di carta non scompaia, ma “conviva” senza grandi “litigi” con il nuovo ebook, che tradizione e modernità sappiano creare un sodalizio felice, senza farsi una guerra spiacevole e che forse non avrebbe un vero e proprio vincitore. E’ una sensazione intensa tenere in mano un libro e sfogliarlo; sarebbe un peccato perdere questa possibilità. Ma perché dovrebbe accadere? Cosa c’è di male in una duplice presenza sul mercato di libro cartaceo e libro digitale? Non sarebbe più interessante e stimolante lasciare di volta in volta la scelta al lettore? Forse dal punto di vista finanziario non è “conveniente”, ma lo è di sicuro dal punto di vista culturale e, lasciatemelo dire, sentimentale.