Lo scopo di questo tipo di attività è quello di aumentare la popolarità del sito stesso in ottica SEO (Search Engine Optimization). In altre parole, un sito tramite il link building può guadagnare posizione nei risultati dei motori di ricerca, in modo tale da aumentare il numero di visitatori e, quindi, di potenziali clienti. Occorre, però, che il link building sia effettuato in maniera corretta e adeguata secondo una strategia che produca link di qualità.
Gestire una buona attività di link building
Immaginiamo che il sito X voglia aumentare la sua presenza sul web. Per farlo, potrebbe aumentare la quantità dei contenuti presenti nel suo sito creando un blog in cui parla della propria attività: insomma, X che parla di X.
Per quanto quel blog possa essere scritto e realizzato in maniera ottimale, chi garantisce agli utenti che quella sia la varietà? E soprattutto, come fa Google ad accorgersi della qualità di quel sito? Ecco, quindi, che X decide di ricorrere al link building, cioè di migliorare la propria autorevolezza e credibilità attraverso link inseriti su altri siti che puntano a X.
In questo modo, è come se A, B, C, D, E, F eccetera parlassero di X. Anche in questo caso, però, non è così semplice.
Prima di tutto, perché non è sufficiente che A, B, C, D, E, F eccetera parlino di X, ma è necessario che ne parlino "bene": il che non vuol dire in termini positivi, ma in maniera qualitativamente buona. In secondo luogo, è importante che A, B, C, D, E, F, eccetera parlino di X nel giusto contesto: in un contesto in cui possano essere recepiti (e quindi, se A, B, C, D, E, F, eccetera parlano di X in un sito in cui A parla anche di P, R parla di G, H parla di B senza alcuna coerenza, il risultato è nullo se non negativo), e in un contesto in cui ciò che dicono sia valido (di conseguenza, A, D, C, D, E, F, eccetera devono parlare di X in un sito in cui gli utenti siano interessati all'attività di X: per esempio, un portale con news di motori può accogliere i link di un'azienda che noleggia auto).
Tutto quello che non sai sul link building
Risulta evidente, quindi, che il backlink di un altro sito di per sé può non bastare per essere valutato in maniera positiva dai motori di ricerca: è importante che esso sia di qualità. Tra l'altro, i link di ritorno che provengono da siti accreditati e famosi in genere hanno un peso maggiore; insomma, se un collegamento di qualità può contribuire ad aumentare la popolarità di un sito, allo stesso modo un collegamento scadente rischia di farla scendere, e quindi di compromettere tutti i risultati ottenuti.
I motori di ricerca, infatti, attraverso un processo di analisi che discende da tecniche di Information Retrieval, ha la capacità di stabilire non solo la rilevanza, ma anche la qualità dei contenuti dei link esterni. Google and company hanno un evidente interesse a farlo: devono, infatti, offrire agli utenti la migliore navigazione possibile, il che vuol dire (anche) organizzare i risultati di ricerca in base alla qualità effettiva dei siti di riferimento. I link esterni, in sostanza, costituiscono un boost fondamentale per quel che riguarda il posizionamento SEO: non l'unico, certo, ma comunque uno dei più importanti.
Considerati tutti questi aspetti, è chiaro che nel momento in cui si lavora c'è bisogno di attenzione: ma, soprattutto, c'è bisogno di esperienza e competenza. Ed è proprio per questo motivo che chi vuole ottenere risultati garantiti ha la necessità di rivolgersi a un'agenzia SEO professionale, che gli offra tutte le consulenze e tutti gli strumenti di cui ha bisogno per raggiungere il suo obiettivo.
Riportiamo di seguito un'interessante infografica realizzata da Optimamente (Agenzia Seo) relativa ad una buona strategia di link building: il content marketing.