Estratto da MarketingArenaa firma di Federico Smanio, responsabile digital e del progetto SLO – Supporter Liaison Officer della Lega B, dedicato alle soluzioni adottate in Svezia per la gestione e la sicurezza degli eventi sportivi.
La figura dello SLO, delegato della Società ai rapporti con la tifoseria, ovvero la persona responsabile delle relazioni con i tifosi, che funge da punto di contatto chiave tra il club e i sostenitori, è molto sviluppata nel nord Europa ed è risultata essere una soluzione interessante per garantire la godibilità degli eventi sportivi senza rinunciare alla sicurezza.
Qui (VIDEO)Supporters Liaison Officer 'A SLO in practice ft Borussia Monchengladbach' e LINK ad un'intervista di qualche tempo fa realizzata dalla Football Supporters Federation(FSF) a Antonia Hangemann, Responsabile dello Sviluppo Europeo alla SD, che è stata determinante nel lavorare con la UEFA per l'introduzione del SLO in Italia con il supporters di Supporters in Campo.
L'estratto:
Nei giorni scorsi ho avuto modo di partecipare alla sesta Observation del progetto Enable, che si è svolta in Svezia, e che si pone come obiettivo il miglioramento della fan experience e della gestione dell’ordine pubblico nelle partite del campionato svedese. Ho pensato di raccogliere l’esperienza in un post, per spiegarvi di che cosa si tratta e di come la sua applicazione può cambiare il modo di vivere la fan experience nello sport. E vi svelerò un sogno: rendere possibile tutto ciò anche nel nostro Paese.
Cos’è Enable?Enable è un progetto che riunisce un network internazionale di esperti in materia di sicurezza nel calcio. Iniziato a fine 2014 per rispondere al senso di impotenza seguito all’uccisione di un tifoso nella prima giornata della Allsvenskan, la Serie A svedese, Enable si è posto l’obiettivo di affrontare il problema dei disordini collegati al calcio attraverso delle soluzioni basate sull’osservazione dei fatti e le più recenti teorie e prove scientifiche.
Il compito principale del progetto è quello di avviare un programma di raccolta dati al fine di analizzare, identificare e condividere le buone pratiche nella gestione dell’ordine pubblico collegata alle partite del campionato svedese. Il focus comprende non solo le operazioni di polizia, ma anche la gestione e l’infrastruttura di sicurezza del club, il ruolo del Supporter Liaison Officer (SLO) e l’interazione tra queste diverse funzioni.
Enable prevede una serie di osservazioni sistematiche (Observation) delle operazioni di sicurezza relative alle partite a più alto rischio in Svezia, che coinvolgono accademici, agenti di polizia, funzionari di sicurezza dello stadio, rappresentanti dei club, tifosi e SLO dalla Svezia, Danimarca e Regno Unito.
Queste osservazioni, condotte seguendo la metodologia PAR (Participant Action Research), contemplano il ruolo attivo dei partecipanti alla ricerca, attraverso la suddivisione in piccoli team con il compito di osservare quello che avviene durante lo svolgersi dell’evento nei luoghi in cui i fan si riuniscono prima della partita e qualsiasi aspetto rilevante per la polizia e gli obiettivi di ricerca del progetto.
I partecipanti vengono poi convocati il giorno seguente per un approfondito dibattito sui dati e le impressioni raccolte con l’obiettivo di avere un quadro preciso di quanto avvenuto durante l’evento in tema di sicurezza e gestione dei fan.
Nella ricetta di Enable si trova anche il punto di vista dei supporter relativamente a quegli elementi che rendono l’esperienza (del calcio) piacevole, coinvolgente e divertente, valutando allo stesso tempo nuove modalità per sviluppare misure di sicurezza adeguate e in grado di garantire l’incolumità di tutti i portatori d’interesse coinvolti.
L’Observation di Djurgården-Hammarby, cronaca di una giornata specialeNell’osservazione cui ho preso parte lo scorso 24 agosto, in occasione del derby Djurgården-Hammarby, due tra i club più importanti e popolari della Svezia, vista l’importanza del match e la rivalità tra le tifoserie, è stata posta un’enfasi particolare alle operazioni di polizia e sono stati invitati numerosi ospiti internazionali.
La giornata è iniziata con un briefing nella sala stampa della Tele2 Arena, uno stadio all’avanguardia che mi ha veramente impressionato per la qualità dell’infrastruttura, la funzionalità degli spazi e la bellezza dell’architettura, dove ci hanno spiegato gli obiettivi del progetto e la metodologia adottata, i luoghi di incontro e passaggio delle due tifoserie e alcune possibili criticità che avremmo potuto affrontare nel corso della giornata. Siamo stati poi suddivisi in piccoli team con il compito di visitare i luoghi frequentati dalle tifoserie prima della partita e osservare il comportamento dei fan e delle Forze dell’ordine.
Dovete capire che non è facile in questo contesto distinguere tra squadra e tifosi di casa e in trasferta perché l’Hammarby (che gioca alla Friends Arena, lo stadio principale della città e teatro delle partite della Nazionale) proviene originariamente dal quartiere di Stoccolma dove si trova la Tele2 Arena, casa del Djurgården, che ha abbandonato il vecchio stadio in un altro quartiere della capitale. I tifosi bianco-verdi dell’Hammarby quindi si sentono a casa e considerano i rivali come degli ospiti.
Ho annotato parecchie cose nel mio taccuino, come la visita alla Medborgerplatsen, luogo molto amato e frequentato dai tifosi dell’Hammarby prima delle partite, la chiacchierata con un “poliziotto dell’evento” e il passaggio nella zona più critica in prossimità dello stadio dove abbiamo assistito ad alcuni scontri tra tifosi e relativi interventi della polizia.
Alla fine abbiamo preso posto nella sezione dello stadio destinato ai tifosi bianco-verdi dell’Hammarby in una posizione ideale con una visuale completa della Tele2 Arena aspettando il fischio d’inizio che è arrivato con una ventina di minuti di ritardo a causa di un mini incendio in una delle due curve.
Il derby è molto sentito da entrambe le tifoserie e viene giocato anche e soprattutto sugli spalti: cori, tamburi, fumogeni, tutto quello che non mi sarei aspettato di vedere e sentire in Svezia in uno stadio di questo tipo.
È bene ricordare che petardi e fumogeni sono vietati anche qui ma non sembra che gli svedesi siano così rigidi nel far rispettare queste norme.
Durante la partita gli Ordnings Vakten, simili ai nostri steward ma con poteri di polizia molto maggiori, sono intervenuti chirurgicamente a sedare le risse e i battibecchi scoppiati frequentemente nelle tribune tra i sostenitori delle due tifoserie. I fan coinvolti (di solito sempre colui che ha iniziato il litigio) sono stati accompagnati fuori con le buone o con le cattive.
Nel corso del workshop il giorno seguente abbiamo discusso su quanto accaduto prima, durante e dopo la partita ed è parso evidente come la diversità di visione e approccio al tema della gestione dell’ordine pubblico durante gli eventi sportivi determina per chi proviene da paesi diversi dalla Svezia un atteggiamento in alcuni casi un po’ scettico.
Non sono mancate infatti le critiche all’intelligence e al modello di polizia svedesi ma sono stati anche evidenziati i tanti aspetti positivi, come l’atmosfera allo stadio e la capacità delle forze dell’ordine di lavorare in tandem con il club e gli addetti alla sicurezza per garantire la buona riuscita dell’evento.
E’ stato infine sottolineato il grande lavoro degli SLO (responsabili dei rapporti con la tifoseria), che in Svezia operano in modo molto professionale ed efficace. Sempre presenti in mezzo ai propri tifosi prima e dopo la partita nei luoghi frequentati dai fan e durante il match ben visibili di fronte al settore dei supporter più accesi...
Segue Quisu MarketingArena con Alcune osservazioni e la possibile applicazione del modello svedese al contesto italiano...