Kevin Prince Boateng saluta con affetto i lettori del Night
Senza fare troppi discorsi sul nostro centrocampo e sui motivi per cui il vecchio Gattuso-Pirlo-Seedorf o le sue alternative Ambrosini-Pirlo-Seedorf/Gattuso- Pirlo-Ambrosini ci sembra inadeguato, salutiamo con estrema gioia l’avvento di K.P. Boateng.
Vero, per vederlo giocare è servito che Ambrosini si rompesse, ma poco importa. Certo, per giustificare il suo mancato impiego ci sono state dette delle cazzate assurde da Allegri e dall’esperto di editoria sportiva nei giusti toni (stanchezza per le Nazionali… e Pirlo? Non si era ancora ambientato… e Ibra?), ma non sottolizziamo.
Certo è che ora, forse per la prima volta in otto anni, siamo vicini a vedere uno dei baroni del centrocampo fuori dalle palle, almeno per quanto riguarda la formazione titolare.
Non che nell’era Ancelotti non ci fossero state delle valide alternative al Gattuso o al Seedorf della situazione (Vogel e Dhorasoo, per fare solo due nomi), ma si sa, il nostro Carletto era amico dei senatori, quindi quando doveva lasciarli fuori soffriva almeno quanto loro, se non di più.
La prestazione di Boateng di ieri, se vogliamo essere onesti, è stata sì ottima, ma nulla di trascendentale: ha semplicemente fatto quel che è richiesto ad un centrocampista. Nell’azione del primo gol, per esempio, ha fatto un movimento senza palla, cosa sconosciuta ormai a San Siro, almeno quando è colorato di rossonero. Il pubblico è sempre stato abituato a vedere i traccheggi di Seedorf, i lanci di Pirlo, le corse di Gattuso… ma mai inserimenti senza palla, se non quelli di Ambrosini, fatti per lo più quando era chiamato dall’inventore del calcio di Reggiolo a fare il centravanti.
Quindi benvenuto Prince, noi siamo con te!!!
Rimane il fatto che il solo Boateng non risolve tutti i problemi del nostro centrocampo. Speriamo nel recupero fisico e mentale del killer Flamini, che insieme al ghatedesco potrebbe farci sopportare meglio la presenza in campo di Pirlo. Ma anche lui oltre Boateng è un po’ pochino.
Pirlo, Gattuso, Ambrosini e Seedorf (per la cronaca 2621 partite in quattro) hanno i contratti in scadenza nel 2011 (Gattuso a parte che ha spalmato fino al 2012): sarebbe il caso di pensare seriamente a qualcuno in grado di sostituirli.
Noi facciamo tre nomi (senza scomodare gente come Fabregas e Schweinsteiger): Javi Martinez dell’Athletic Bilbao, Leroy Fer del Feyenoord e Marouane Fellaini dell’Everton.
Fateci sapere anche i vostri pupilli, quelli che vorreste vedere al posto dei nostri senatori. E, se volete, anche come fareste giocare il centrocampo di quest’anno.