Milan – Barcellona 1-1: Messi risponde a Robinho

Creato il 23 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo Credit: Diario Olé / Wikimedia Commons / CC-BY-SA-3.0

Si è concluso sul punteggio di 1-1 il primo dei big match di questa settimana di Champions League, Milan – Barcellona. La squadra di Allegri ha ospitato a San Siro, per il secondo anno consecutivo, il Barcellona, che ha dimostrato di essere in gran forma sia in nelle giornate di lega BBVA (in cui è al primo posto della classifica) sia nelle prime partite del girone.
Nonostante i pronostici e la superiorità di gioco dimostrata in gran parte della partita, i blaugrana non sono riusciti ad andare oltre al pareggio, anche per merito di una difesa rossonera molto attenta. Resta, quindi, immutata la classifica del girone H: il Barcellona conduce al primo posto con sette punti, a sole due lunghezze di distanza dai rossoneri.
Il primo ad andare a segno è stato Robinho, nei primissimi minuti del match. A rimettere in equilibrio il risultato, invece, ci ha pensato il solito Messi, a 13 minuti di distanza. In avvio di partita, al 6′ del match il guardialinee aveva giustamente annullato un goal a Muntari per fuorigioco.

Il Milan si presenta in campo col 4-3-1-2. Oltre alla solita difesa e centrocampo, con Abate, Zapata, Mexes e Constant, con davanti Montolivo, De Jong e Muntari, ci sono delle novità: Amelia in porta, Birsa che viene preferito a Balotelli per affiancare Robinho e Kakà in campo dal primo minuto. Il Barcellona si presenta col solito 4-3-3, già sperimentato molte volte ancora con Guardiola in panchina.
Devastante l’avvio di partita dei rossoneri: fin dai primi minuti, la squadra di Allegri si mostra aggressiva, anche in fase di non possesso palla. I rossoneri guadagnano un calcio d’angolo già al 2′ minuto, 5 minuti dopo Muntari crede di aver sbloccato il risultato ma è offside, e subito dopo ci pensa Robinho, che insacca dopo aver lottato con Pique sulla trequarti e aver sfruttato un buon passaggio di Kaka, con il quale ha avuto una buona intesa per tutta la durata della partita.
La reazione del Barcellona, però, non si fa attendere: nonostante la buona capacità dimostrata dai rossoneri di difendersi dalle incursioni, bastano poco più di dieci minuti per riaprire la partita. Il merito è come sempre di Messi, che, nonostante l’equilibrio precario, sfrutta un ottimo suggerimento di Iniesta. Nel finale della prima frazione di gioco, le occasioni importanti sono sempre della squadra ospite: al 37′, Sanchez spreca un’ottima occasione davanti alla porta, spedendo il pallone direttamente in bocca ad Amelia; al 43′, Zapata salva la propria porta con un intervento provvidenziale nell’area piccola su Messi, e, in pieno recupero, Neymar manca di un soffio la porta con uno splendido destro al volo.

Non diminuisce l’aggressività dei blaugrana nel secondo tempo. La seconda frazione di gara si apre con una clamorosa occasione per il Milan, ma poi è sempre il Barcellona ad essere pericoloso. Al 51′, Robinho spreca la palla del vantaggio, lisciando il pallone davanti a Valdes. Forse un po’ intimorita, la squadra ospite cerca subito di imporsi ma deve fare i conti con Amelia, che dimostra ottimi riflessi nel murare la porta, respingendo ben due tiri pericolosi nello specchio della porta: al 52′, ci prova Xavi da posizione ravvicinata; passa un minuto ed è Iniesta a tentare da fuori. Al 65′, il tecnico rossonero decide di giocarsi la carta più importante, mettendo in campo Balotelli al posto di Robinho, ma la situazione non cambia. Le tre occasioni successive più importanti sono, comunque, della squadra ospite. Al 69′, Adriano svirgola da pochi passi, poi negli ultimi due minuti di recupero Mexes riesce a togliere la palla dalla testa di Fabregas e spedirla in angolo e Amelia è bravo a parare in due tempi un buon tiro da fuori di Dani Alves.

Il primo confronto tra Italia e Spagna, Milan – Barcellona, si conclude, dunque, con un risultato giusto: un buon Milan, molto attento in fase difensiva, è riuscito ad impedire al Barcellona di espugnare San Siro. Allegri può certamente ritenersi soddisfatto: la mentalità mostrata in campo è quella vincente e l’ottima intesa tra Robinho e un ormai rinato Kakà può essere un elemento di forza da sfruttare anche in campionato.


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