Milan: c'è una strategia?

A oggi sappiamo che sono già quattro i giocatori del Milan che, fra pochi giorni, a stagione terminata, lasceranno la squadra: Nesta, Inzaghi, Gattuso, Van Bommel (di Seedorf non si sa nulla, sembra scomparso, ma è altamente probabile che anche lui se ne andrà).E' superfluo sottolineare, con un po' di magone, quanto spiaccia che se ne vadano personaggi straordinari, i cui nomi sono legati alle più grandi vittorie della nostra squadra.D'altra parte, si tratta anche di calciatori non più giovanissimi, gravati da qualche acciacco, alcuni dei quali perfettamente consapevoli di non poter più dare al Milan tutto l'apporto che vorrebbero.Messo da parte il magone, bisogna quindi lucidamente riconoscere che la legge del tempo è inesorabile e che, prima o poi, questo momento sarebbe venuto.Non mi unisco, pertanto, al coro di quei tifosi che addebitano alla Società la colpa di non avere saputo trattenere questi campioni.Si tratta, tuttavia, di una apertura di credito sottoposta ad una chiara e specifica condizione: va tutto bene, possiamo anche accettare l'addio dei vari Nesta, Gattuso, ecc... ma a patto che la Società abbia una precisa strategia finalizzata a rimpiazzarli degnamente.Se non ci sono i soldi (o se i soldi ci sono ma qualcuno in famiglia impedisce di spenderli), allora si guardi alle altrui esperienze (ad esempio il Manchester City) e non si disdegni l'ingresso nel capitale sociale di risorse fresche o addirittura anche la cessione della Società.Quello che a noi importa è il Milan,  non chi è il  proprietario del Milan, purché sia una persona seria.