Favorito dai due gol di vantaggio maturati a San Siro nella gara d'andata, il Milan non è riuscito nell'impresa qualificazione.
Inutile piangere sul palo di Niang e disperarsi per la ghiotta occasione gettata al vento.
La realtà è quella raccontata dal 'cotto' Ambrosini dopo il triplice fischio: "Non siamo stati all’altezza".
Ci ha pensato anche Allegri durante la conferenza stampa a metter in chiaro: "E’ una sconfitta che ci farà crescere, anche se fossimo passati noi non sarebbero cambiati i valori delle due squadre".
Ecco, i valori in campo…troppo diversi!
Presi singolarmente i blaugrana a confronto degli undici rossoneri, sono di un altra galassia.
Basti dar un'occhiata alle prestazioni del citato Ambrosini, Flamini, Constant e la coppia centrale Mexes-Zapata.
Dunque i quattro schiaffi del Camp Nou possono starci, considerando anche che pesanti batoste come questa fanno crescere.
Crescere…perché il nuovo Milan ha un progetto valido, ma 'work in progress', Milanello 2013 è un cantiere aperto.
Adesso sta alla dirigenza portar a termine l'opera.
Sta ad Adriano Galliani completare il Milan delle 'tre creste' con adeguati rinforzi che andranno ad alzare il livello tecnico di difesa e centrocampo, salutando chi non è da Milan e rimpiazzandolo con chi – come Niang – forse oggi colpisce il palo, ma domani riuscirà anche a zittire il Camp Nou.
Altrimenti il progetto resterà inconcluso.
Adatto solo per un terzo posto in un campionato mediocre…