Comincia ad avere dei contorni più definiti la vicenda che vede il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, in procinto di vendere la società. Secondo Fu Yixiang, vice-presidente della Camera di Commercio italo-cinese, quattro sono i colossi disposti a partecipare a questa trattativa: la Wahah di Zong Quinghou, la Wanda Group di Wang Jianlin, Huawei (colosso nel campo delle telecomunicazioni) e l’ Alibaba di Jack Ma.
Prese singolarmente infatti, nessuna delle società citate riuscirebbe a coprire il prezzo richiesto da Berlusconi ( il Cavaliere chiede 950 milioni, più una copertura di 250 milioni di debiti in caso di un aumento di capitale in estate). Lavorando insieme dunque le varie aziende pagherebbero la prima parte della cifra, mentre la restante verrebbe raccolta tramite crowfunding (processo collaborativo di un gruppo di persone).
Il problema però è decidere la data della vendita del Milan. Infatti all’ interno della famiglia Berlusconi non tutti remano dalla stessa parte, soprattutto le figlie. Se da un lato Marina (numero uno Fininvest) vuole vendere subito la società, così da risparmiare un bel po’ di denaro, Barbara (A.D. del Milan) vuole aspettare la costruzione del nuovo stadio, così da poter tirare su col prezzo.
Una cosa è certa: prima del 31 maggio non si avranno comunicazioni ufficiali, causa fine campionato, ma soprattutto giorno delle prossime elezioni regionali alle quali Berlusconi vuole arrivare in tranquillità.