Milan-Inter 0-1
Creato il 08 ottobre 2012 da Domenico11
Sempre meglio che restare sulla graticola per due settimane, visto che, con la pausa per la nazionale, di campionato se ne riparlerà il 21 ottobre. Abbiamo vinto, che fa sempre morale. Contro il Milan. Roba che “per tutto il resto c’è MasterCard”. Diciamolo subito: la vittoria è arrivata più per demerito dei rossoneri che per merito nostro. Certo, abbiamo fatto una buona fase difensiva, a parte qualche sbavatura di Juan Jesus (6), che ha fisico ma spesso si perde l’avversario, soprattutto dentro l’area. Un Milan con più qualità avrebbe concretizzato la mole di gioco prodotta durante tutta la partita e nei quarantacinque minuti di superiorità numerica, mentre invece ha impensierito Handanovic (6) solo dalla distanza, non riuscendo mai a centrare lo specchio dai sedici metri. Stramaccioni ha disegnato un 3-4-1-2 che voleva essere anche un premio per il migliore in campo nel giovedì di Coppa, ma Coutinho (5) non è praticamente mai entrato in partita e nell’intervallo è rimasto negli spogliatoi. Al suo posto Guarin (6), per dare compattezza al centrocampo. Ancora una volta, il colombiano non ha convinto del tutto, anche se il suo peso nel mezzo si sente. Ne hanno tratto beneficio Gargano (6), il solito moto perpetuo e (purtroppo) i soliti errori quando si tratta di fare girare la palla, e Cambiasso (7), che per il derby ha indossato il vestito migliore. L’esperienza, come la classe, non è acqua.
Bene Ranocchia (7), puntuale e sicuro, praticamente un acquisto, dopo la scorsa stagione sottotono. Samuel (6,5), autore del gol partita, ha messo in campo fisico ed esperienza, pur rischiando in più di una circostanza. Molto accorto Zanetti (6,5), soprattutto dopo l’ingenuità di Nagatomo (5) che ha costretto la squadra in dieci. Dai piedi del capitano è nato però l’assist sciupato nel finale da Palacio (s.v.) in quella che è stata l’unica palla giocabile per il sostituto di Milito (5), generoso ma capace di divorare incredibilmente il colpo del k.o., un paio di minuti dopo il gol a freddo di Samuel. Qualche fallo guadagnato, utile per fare respirare la squadra, ma poco altro il contributo di Cassano (5,5), sostituito da Pereira (6) nel momento in cui occorreva un surplus di freschezza e corsa.
L’Inter avrebbe potuto sfruttare meglio gli spazi concessi dal Milan nel primo tempo, nella ripresa ha invece rinunciato a giocare. Non bellissima da vedere, ma con margini di miglioramento. Non è il caso di esaltarsi, ma è importante restare attaccati ai primi per capire, a gennaio-febbraio, dove si potrà arrivare.
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