Alla viglia della super sfida contro la Fiorentina, l’allenatore del Milan, Filippo Inzaghi ha parlato nella solita conferenza stampa, dove si e’ soffermato anche sull’incontro col presidente Berlusconi
Il rendimento della fascia sinistra sotto a quello della catena di destra?“L’equilibrio in una squadra è importante e il mio obiettivo è centrare questo obiettivo. Nell’ultima partita abbiamo fatto dei miglioramenti anche a sinistra grazie anche a De Sciglio che si sta riprendendo dopo le prime prestazioni. Finora ho cambiato molto, anche a causa dell’infortunio di El Shaarawy. Adesso ritroveremo l’equilibrio”.
L’incontro con la dirigenza di ieri assieme al presidente Berlusconi? “A me ha fatto piacere essere presente. Sono felice che il presidente e la dottoressa Barbara in un evento così importante. Ascoltare il presidente è stato acculturante e lui come al solito ha dimostrato perché lui è Silvio Berlusconi. Il ruolo dell’allenatore sta cambiando, ma io sono appena arrivato e voglio principalmente fare bene sul campo”.
La Fiorentina? “Domani sarà complicata. La Fiorentina è una delle migliori della Serie A, con un grande gioco. Per questo in Europa fatica meglio. I viola al completo è al livello anche di Juve e Roma. Ha un ottimo organico e la riprova è arrivata dall’Europa League dove ha vinto con un solo titolare. Domani però voglio tornare a vincere a San Siro, in una bolgia. Avremo bisogno dei nostri tifosi”.
Montella? “Lo ringrazio per le sue parole in conferenza stampa. Sta facendo molto bene a Firenze e sono felice per lui. Ha idee importanti, gli faccio un in bocca al lupo. Da lunedì sarò felice se fa bene. A San Siro ha già dato con tre vittorie consecutive. Non può più vincere nel nostro stadio”.
Menez? “Ho parlato con Jeremy. A Verona era un po’ timoroso dopo l’infortunio. Sono sereno e lui si è sempre comportato bene”.
La formazione? “Ancora non ho deciso e questo è un bene per un allenatore. Tutti si stanno allenando al meglio. Devo trovare i titolari migliori e le alternative che possono rivelarsi determinante”.
Menez meglio come punta che come esterno? “Jeremy è una punta e può farla sia il centravanti, che l’esterno o la seconda punta. Domani dovrò decidere fra lui El Shaarawy e Torres. Sarà complicata ma sono scelte che tutti gli allenatori vorrebbero avere”.
Quando è importante la gara di domani? “Ogni partita è importante per le risposte che da la squadra. A Verona abbiamo fatto la miglior prestazione stagionale e non possiamo permetterci passi indietro. Avere cinque punti di vantaggio sulla Fiorentina a questo punto è un traguardo importante. Loro sono una diretta concorrente e li affrontiamo a San Siro. Se non vincono domenica la loro corsa al terzo posto si complicherebbe”.
Cuadrado e Babacar? “Abbiamo studiato tutto e speriamo di esserci preparati al meglio. Sappiamo qual è la forza della Fiorentina: la velocità e il possesso palla con un centrocampo di grande livello”.
Tre partite in una settimana? “Farò delle valutazioni per mettere sempre in campo la squadra migliore”.
Zapata in campo perché il centrale più veloce? “Ci sto pensando. Devo fare delle valutazioni in base alla condizione di certi giocatori. Penso sempre all’avversario, ma penso sempre che cos’è meglio per la nostra squadra. Siamo il Milan e dobbiamo imporre il nostro gioco, soprattutto a San Siro”.
In porta Abbiati o Diego Lopez? “Ad inizio stagione le gerarchie erano chiare con Lopez titolare. Poi è arrivato l’infortunio e Cristian si è fatto trovare pronto. Adesso devo fare una scelta difficile. Qualunque scelta farò domani potrebbe essere giusta o criticabile. Starà a me decidere in base a quanto visto in allenamento”.
Il terzo posto? “Conosco bene il mondo del calcio e so che le insidie non mancano. Noi dobbiamo stare con i piedi per terra. Lo ripeto ogni giorno perché anche sul 3-0 non siamo mai tranquilli. Siamo una squadra che ha bisogno di trovare le proprie convinzione. I risultati positivi ci aiutano e proprio per questo devo tenere sempre l’attenzione molto alta, su di me e sulla squadra, cercando di riparare i ragazzi dai troppi elogi. Siamo il Milan, ancora non abbiamo fatto nulla”.
Torres? “Ha margini di miglioramento come tutto il Milan. Io sono felice del suo rendimento. Da allenatore non guardo solo il gol ma anche l’atteggiamento e l’applicazione in campo. A Verona ha fatto una buonissima partita. Deve ritrovare brillantezza e ha fatto abbastanza bene. Deve migliorare come il resto della squadra”.
I tanti giocatori in rosa? “Siamo 28 e la Coppa Italia inizierà a gennaio. C’è grande rispetto per le mie scelte. Sono sempre stato sincero e sfido chiunque a dire il contrario. Sono sincero con chi gioca poco. Sicuramente c’è qualcuno che vorrebbe giocare di più ma fa parte del gioco. Io devo fare il bene del Milan”.
Io allenatore-manager? “Io voglio essere apprezzato per come lavoro sul campo. Poi il ruolo del tecnico è sempre in evoluzione”.
Più importante vincere domani per la classifica o per l’autostima? “E’ importante per tutto. Con cinque punti di vantaggio sulla Fiorentina e con lo scontro diretto in casa è un’occasione importante. E’ uno scontro importante per la classifica, per il morale e per la convinzione in se stessa”.
Fiorentina più concreta rispetto al passato? “Bisognerà capire che partita sarà. I Viola sono sempre aggressivi in campo. La Fiorentina con Rossi e Gomez può vincere lo scudetto. In più c’è Cuadrado, un fuoriclasse che può cambiare la partita. Abbiamo considerazione per la Fiorentina ma abbiamo voglia di fare una grande partita. Spero di dare una bella gioia ai nostri tifosi”.
I risultati di Champions degli ultimi giorni? “Quella della Roma è stata strana. Non c’è quella differenza con il Bayern anche se loro, il Barcellona il Real e il Chelsea sono fuori portata di noi. La Roma credo che comunque riuscirà a centrare la qualificazione. L’Italia deve continuare a crescere, per tornare a vincere. Juve e Roma per le rose che hanno possono ripercorrere la strada dell’Atletico Madrid”.
I cori razzisti per Muntari a Verona? “Noi non abbiamo sentito nulla e lo abbiamo già detto”.
I giovani? “Abbiamo voglia d’investire sui nostri ragazzi, ma quello attuale è un momento di rinascita e quindi sarebbe difficile dare spazio a questi giovani. Abbiamo dei talenti come Mastour che devono essere protetti, salvaguardati e in un contesto che già funziona”.
Honda e il rendimento finora? “Sta facendo molto bene, con gol molto diversi fra loro. Questo perché è un giocatore che ha molte qualità. Siamo contenti di lui e del suo rendimento nella posizione a cui ho pensato in estate. Adesso ha abituato tutti a questo tipo di rendimento e dovrà cercare sempre di migliorare”