Potrei anche finire qui, non credete?
Mi verrebbe voglia di fare soltanto i complimenti ad Alessandro Del Piero per la sua rete numero 179 – personaggio che stimo da una vita. E invece mi ritrovo qui, alla vigilia di Halloween, a dover reportare sul solito Milan di Allegri.
Un Milan che per 10 minuti circa ha avuto pure il coraggio di illuderti. Passo indietro: ha illuso dalla formazione. E si perchè vedendo spariti in un colpo solo Bongoman e Fancazzo, per un buon quarto d’ora si è visto un Milan dolce come un’illusione.
Cambiando anche queste due variabili, è semplicemente bastato che la Juventus trovasse il goal per vedere la solita minestra riscaldata da 7 anni a questa parte. Un Milan-Juve acciaccato, che solo la tenacia bianconera ha saputo portare a casa. Tra i rossoneri mancavano Oddo, Thiago Silva, Zambrotta, Ambrosini e Ronaldinho; tra i bianconeri Chiellini (forfait dell’ultima ora per un risentimento muscolare, al suo posto Legrottaglie), Buffon, Manninger, Grygera, Rinaudo, Traore, Lanzafame, Iaquinta, senza dimenticare lo squalificato Krasic. La prima volta di Massimiliano Allegri contro Gigi Delneri si risolve con un ko tecnico: purtroppo per lui o menomale per noi {magari lo esonerano}. La prima volta di Ibra con la maglia del Milan contro la sua ex Juve finisce con la magra consolazione della rete che potrebbe portare al pareggio.
Prima sconfitta casalinga del campionato per il Milan che cede 2-1 alla Juve. I bianconeri tornano a vincere a San Siro dopo cinque anni grazie alle reti di Quagliarella e Del Piero. Il capitano bianconero supera Boniperti nella classifica dei marcatori juventini di tutti i tempi. La squadra di Delneri merita la vittoria per effetto di una partita attenta, ma anche coriacea e aggressiva. Nel calcio nulla è scontato. Quanti di noi hanno pensato a una passeggiata rossonera in una fredda notte milanese? Invece Milan-Juve esalta eroicamente i bianconeri che fanno a pezzi il Milan che non ti aspetti, sciolto nelle idee e negli uomini con il passare dei minuti.
Al 9′ corner di Pirlo da destra, Sokratis sul primo palo gira di testa, palla di poco fuori. Al 10′ Pato da destra scarica su Ibrahimovic, il tocco sottomisura dello svedese viene deviato in corner da Storari. Al 12′ incursione di Melo che lascia partire un destro dal vertice sinistro dell’area, palla bassa sul primo palo, Abbiati si accartoccia e blocca in presa. Al 18′ botta dalla sinistra di Del Piero, il suo diagonale viene fermato bene da Abbiati. Al 24′ la Juve passa in vantaggio con Quagliarella. Cross di De Ceglie da sinistra, l’ex napoletano stacca bene e insacca sotto la traversa di testa {- solita pera presa di testa a centro area -}. Al 25′ Ibrahimovic sfiora subito il pari con un sinistro in diagonale che finisce alto. Nel recupero cross di Pato da destra, testa di Ibrahimovic da distanza ravvicinata, conclusione debole, Storari blocca sulla linea di porta. Ancora Ibra prima della fine del tempo, lo svedese stoppa di petto, si libera di Pepe e calcia alto da buona posizione.
Chi non va, da nessuna parte, è il solito Milan. Soprattutto dove dovrebbe fare faville. Pato è abulico; Ibra soffre la marcatura e il centrocampo non combina nulla di buono: salvo la prestazione di Gennaro Gattuso. Roba da mettersi le mani nei capelli.
Milan da scudetto? Quello che accade sul secondo goal è inquietante porca miseria: Sissoko ha tutto il tempo per prendersi cappuccino e brioches davanti ad Abbiati e a toccare per il Capitano bianconero dopo l’errore di Antonini. Ma chi li allena a prendere sti goal?
All’81′ Ibrahimovic accorcia le distanze battendo Storari di testa su cross di Antonini da sinistra ed illude di nuovo tutti. All’89′ Milan due volte vicino al pari, prima ci prova Robinho da sinistra che non centra la porta, poi un tocco sotto misura di Inzaghi viene intercettato da Storari. Con la vittoria di questa sera la Juve sale al quarto posto a -2 dal Milan, mentre i rossoneri rimangono dietro Lazio e Inter.