Milan vince, inter risponde. napoli: pari e polemiche

Creato il 07 marzo 2011 da Andrev91 @andrev91

Gattuso decide la partita di Torino: Juventus battuta


Tanta carne a cuocere. Domenica all'insegna delle polemiche, l'ennesima, che in qualche modo segnano questo campionato, nel quale lo scudetto sembra prendere la via di Milano sponda rossonera, con i soli cugini ad insegure per davvero, senza sbavature (o quasi), trascinati da i goal di Eto'o e da un portiere genoano allo sbaraglio, acquistato forse perché un bravo illusionista. E il Napoli? Rallenta in casa col Brescia in un match che ha ed avrà strascichi polemici a non finire tra calo di forma, piccola crisi ed errori arbitrali che non fanno più notizia da anni. Il Milan accentua la crisi della Juventus, altro dato di fatto che non è più uno scoop del lunedì: con uno sguardo verso il match di ritorno degli ottavi di Champions contro il Tottenham, una trasferta a Londra con l'intento di fare un'impresa nella tana di Redknapp, gli uomini di Allegri non falliscono l'appuntamento di Torino avendo di fronte un gruppo disorientato più che organizzato e curato nei minimi dettagli e la panchina di Delneri ormai è bollente. l'Inter risponde presente all'appello degli inseguitori: si sbarazzata del Genoa dopo un primo tempo opaco (0-1 all'intervallo) ed infligge 5 sonore bastonature ai grifoni, colpevoli forse di essere incappati in una domenica no data la superiorità dell'avversario. Eduardo ci mette poi del suo e Palacio mette la firma per il 5-2 finale.

Discutibile l'espulsione di Mazzarri al primo richiamo

A Napoli è evidente che qualcosa non va per il verso giusto: due punti persi l'analisi conclusiva di una partita assai discussa contro un Brescia sempre più in difficoltà a -3 dal diciassettesimo posto. Fuori dal sogno tricolore gli azzurri e piccola premessa: denigrante e raccapricciante soffermarsi sull'argomento, perché la parola scudetto, mai pronunciata da società e tecnici partenopei, è stata ulteriormente snobbata anche negli ambienti giornalistici per essere riservato esclusivamente negli ambienti da bar dello sport. Certo che i due punti persi pesano sul raggiungimento del terzo posto finale dopo i successi della Lazio (2-0 sul Palermo) e dell'inarrestabile Udinese di Guidolin (1-0 sul Bari con un piede nella fossa), rispettivamente a -2 e -3 dall'ultimo posto valido per l'accesso alla Fase a Gironi della Coppa dalle grandi orecchie. Inceppa così l'11 di Mazzarri davanti al proprio pubblico, bloccato da una piccola vera crisi di condizione dall'inizio della stagione, tutto sommato inevitabile, rischiando la beffa proprio allo scadere se De Sanctis non avesse compiuto una prodezza decisiva sulla conclusione di Caracciolo, troppo impreciso sotto porta. Rabbia però degli azzurri sulla conduzione di gara del fischietto di Bergamo Mazzoleni, in particolare sull'espulsione di Mazzarri troppo eccessiva nel primo tempo e al primo richiamo, sull'episodio del 33' quando Accardi atterra in area Maggio con un colpo d'anca: il difensore delle rondinelle si disinteressa della sfera e colpisce per primo l'esterno partenopeo, poteva starci il calcio di rigore. Oggetto di discussione l'episodio dell'80': Mascara cade in area (contatto dubbio con Konè), poi si rialza e si becca duramente con Mareco; stranamente, Mazzoleni non ammonisce i due. E sarebbe stato il secondo giallo per il bresciano. Ma sono solo gli ultimi dei tanti torti arbitrali, su denuncia dello stesso Mazzarri a fine gara ("ci sono due pesi e due misure, basta dirlo", le parole del tecnico del Napoli), che di fatto hanno preso di mira, seppur in buona fede, gli azzurri.

Marcello Nicchi, Presidente dell'A.I.A.

Singolare e alquanto improntato l'intervento del Presidente dell'A.I.A. Nicchi, il qualche consiglia a Mazzarri di avere atteggiamenti consoni, ribadendo che gli arbitri migliorano di partita in partita. Peccato non sia, però, intervenuto anche a posteriori dei lamenti di Delneri che ha accusato la classe arbitrale di danneggiare la Juventus. Sotto accusa anche l'atteggiamento di De Laurentiis che incitava dalla tribuna il pubblico del San Paolo, frainteso e classificato come istigazione alla violenza, poco consono per un presidente dagli ambienti del noto programma sportivo Mediaset Controcampo. E’ stata una dimostrazione di civiltà, di sportività espressa dal numero 1 azzuro, ma evidentemente i pregiudizi verso la città di Napoli rendono impercettibili agli occhi degli opinionisti le mani di chi siede accanto al presidente, che da “gestualità polemiche” si trasformano in applausi. L’opinione è sacra, ma quando non si ha cognizione di causa, si avvicina molto alla disinformazione.
Dell'ultim'ora l'esonero di Di Carlo in casa Sampdoria: il nuovo tecnico sarà Alberto Cavasin. E' quel che serve in casa blucerchiata? Intanto traballa Delneri.
Andrea Cardinale