Milano e le suggestioni del sottomarino: da Yellow Submarine a Capitan Harlock

Creato il 02 ottobre 2013 da Rosariopipolo

Un primo di ottobre che Milano non scorderà perché, aprendo gli occhi, si è ritrovata un sottomarino in via dei Mercanti. Che sia stata un genialata pubblicitaria o un bel capriccio di qualche bravo creativo, resta il fatto che il sottomarino #L1F3 abbia movimentato il capoluogo lombardo in un grigio martedì autunnale.

Nonostante fosse un’operazine di marketing, destinata ad innescare la viralità dei social network, a me ha solleticato minuscole suggestioni, al di la del ruolo da addetto ai lavori. Si è trattato di godersi lo stupore, la curiosità e l’entusiasmo dei passanti che si sono visti sbucare dal sottosuolo milanese un sottomarino vero, il primo che aveva impresso un hashtag social. E così quello che per me appariva come un meraviglioso set cinematografico, per molti altri era l’interrogativo legittimo della serie “Vero? Puoi mai essere?”.

Quando si è diffusa la voce che si trattava di una trovata pubblicitaria, il sottomarino #L1F3 ha continuato a destare curiosità, perché dopo tutto era diventato un vero simbolo per tutti i milanesi che sognano una Milano in stile Amsterdam e con i Navigli di nuovo navigabili. Torno a ripetere: la magia del cinema riesce a vestire di poesia anche i manichini o un totem da business. Per me fino all’altro ieri il sottomarino per eccellenza era Yellow Submarine dei Beatles, con lo strascico psichedelico tra musica e cinema della fine degli anni ’60.

Dopo aver incrociato #L1F3, mi è tornata in mentre una stravaganza della mia infanzia: far volare nello spazio i sottomarini. Osservando il sottomarino di sera, nella penombra, ripensavo all’Arcadia di Capitan Harlock, ovvero l’astronave del personaggio di Matsumoto. Sognavo che Harlock passasse a prendermi e mi portasse con lui nello spazio a saltellare da una stella all’altra.  E forse questa è la volta buona che il mio sottomarino prenda la piega di volare. Dopotutto #L1F3 si porta dietro l’immaginazione, l’unica ascia che può fare a pezzetti persino il pregiudizio che oltre lo steccato di un’operazione pubblicitaria non ci possa essere altro.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • I Men in black di Craig Warwick

    Il libro di Craig Warwick, scritto in collaborazione con Caterina Balivo, “Tutti quanti abbiamo un angelo”, biografia del sensitivo nato a Londra, contiene un... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Straker
    CURIOSITÀ, SPIRITUALITÀ
  • "Il Regno Invisibile"

    . I nostri organismi sono composti da elementi appartenenti alla Terra. Sono generati letteralmente da essa. Ma allora da dove scaturirebbe la nostra coscienza? Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Risveglioedizioni
    CURIOSITÀ, SPIRITUALITÀ
  • Essere una donna in tempi di crisi economica

    Oggi, con la crisi economica internazionale, i dati sulla disoccupazione mostrano un divario retributivo tra soggetti di sesso maschile e femminile allarmante. Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Mariagraziapsi
    CURIOSITÀ, PSICOLOGIA, TECNOLOGIA
  • Il vuoto

    COSA ERA IL VUOTO Il concetto di vuoto è cambiato profondamente nel corso del tempo: per Aristotele, ad esempio, il vuoto non esisteva affatto. "La natura - egl... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Dariosumer
    CURIOSITÀ, OPINIONI
  • September turn

    Continuano a pullulare previsioni e voci a proposito del settembre 2015: dovrebbe essere un mese decisivo. Alcuni autori concentrano la loro attenzione ed... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Straker
    CURIOSITÀ, SPIRITUALITÀ
  • Alzheimer: la malattia del lungo addio

    “Non so più chi sono e cosa perderò ancora”, è così che si descrive Alice Howland, protagonista del film “Stil Alice”, alla quale viene diagnosticata una rara... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Mariagraziapsi
    CURIOSITÀ, PSICOLOGIA, TECNOLOGIA