Milano Fashion Week. Dopo la Menkes, Alessio Spinelli strega Anna Wintour.

Romano, giovane, di grandissimo talento. Alessio Spinelli, astro nascente della moda italiana in fatto di scarpe, continua la sua ascesa e mette d'accordo tutti. Già vincitore del premio Who's on next? 2011 lo scorso luglio in occasione della settimana della moda capitolina - premiazione che gli è valsa i complimenti della temutissima Suzy Menkes -, adesso conquista l'attenzione degli States attraverso gli occhi di Anna Wintour, celebre ed iconica direttrice di Vogue USA. 
In occasione del cocktail party del 22 settembre, presso Palazzo Morando, la "Wintour del nostro scontento" - così viene chiamata malignamente dalle sue colleghe - ha apprezzato la collezione del giovane designer, soffermandosi in particolare su un modello in fibra di carbonio e iuta apostrofato con un secco ma deciso: "fantastic!".
Alessio Spinelli, diplomato come stilista di accessori presso l'Accademia Int. Koefia di Roma e ex collaboratore di Roberto Capucci, Camillo Bona e Gattinoni, è inoltre laureato presso la Terza Università di Roma in economia e commercio con specializzazione in marketing dei beni di lusso; attualmente produce le sue linee di scarpe puntando sulla bellezza del fatto a mano e la qualità di materiali di pregio italiani. La sua creatività si estrinseca nella cura di dettagli innovativi e sorprendenti, come le luci al neon inserite nella struttura della scarpa stessa, ma sempre attenti ad incontrare le esigenze ed il gusto di un pubblico esigente. 
Nasce così la collezione "Any Colour You Like", in grado di offrire ampia possibilità di personalizzazione e di portabilità. Tacchi intercambiabili o fasce di diversi colori che in pochi gesti trasformano lo stesso modello consentendogli di essere perfettamente abbinato a qualsiasi mise.
“E’ una soddisfazione vedere come stanno crescendo questi giovani, che trovano nuove opportunità di lavoro grazie al nostro impegno” ha dichiarato Franca Sozzani durante il cocktail party. Non possiamo che unirci a lei e seguire con estremo orgoglio il successo dei nostri giovani talenti.
I.F.