Centro nevralgico dell’evento sarà il Teatro Strehler, con il suo Sagrato e il Teatro Studio, al quale si affiancheranno il Parco Sempione, la Triennale di Milano – Teatro dell’Arte, lo Spazio Oberdan, la Cascina Cuccagna, l’Auditorium San Fedele e l’Area Ex Bazzi.
Il Festival è sostenuto dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e dal Programma Media dell’Unione Europea, ha ricevuto il patrocinio di Expo 2015 e può fare affidamento su numerosi e fedeli partner.
Denis Lavant (Wikipedia)
Il programma prevede i concorsi Lungometraggi (solo opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo) e Cortometraggi (riservato a registi under 40), affiancati da sezioni fuori concorso, film in anteprima, ospiti, workshop ed eventi paralleli. Tra i film selezionati risaltano Mirage à l’Italienne di Alessandra Celesia, regista italiana che lavora in Francia; The Eternal Return of Antonis Paraskevas, della regista greca Elina Psykou (Best Work in Progress a Karlovy Vary 2012); Ilo Ilo diretto da Anthony Chen, vincitore della Camera d’Or all’ultimo Festival di Cannes. Fra i corti, invece, ecco titoli come Fatigués d’être beaux, per la regia di Anne-Laure Daffis e Léo Marchand, protagonista Denis Lavant, attore feticcio di Leos Carax (Holy Motors); Peristalsi di Enrico Iannaccone, che sarà presente al festival; Don’t Fear Death, diretto da Louis Hudson (terrà anche un workshop sull’animazione); La lampe au beurre de yak, di Hu Wei, giovane regista cinese il quale presienzerà alla proiezione.Sylvain George
Previsto un omaggio, curato da Paola Piacenza, a Sylvain George, autore di cinema politico e sperimentale, con la previsione di un’ampia rassegna che include lungometraggi, cortometraggi, una carta bianca, un incontro/dialogo con Stefano Savona e l’evento Alive They Cried: John Butcher su Vers Madrid – The Burning Bright.E’ inoltre previsto il workshop Seize the time, organizzato da Milano Film Network con Milano Film Festival, in collaborazione con Filmmaker, che culminerà in un film collettivo sulla città, capace di cogliere le parole e i gesti, sociali e politici, dell’Italia contemporanea e di trovare la forma giusta per raccontarli.
La rassegna Colpe di Stato, che si sofferma sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo, giunge alla nona edizione e si rivela sempre attenta alla sperimentazione del linguaggio e alla documentazione del reale, mentre la sezione The Outsiders si affianca a quelle competitive, integrando i percorsi del Concorso o raccogliendo frutti emersi a margine del lavoro di selezione.
Informazioni: http://www.milanofilmfestival.it
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La rete, che godrà del contributo di Fondazione Cariplo per i primi tre anni di attività, nasce da un’auto organizzazione dei sette festival di cinema della città di Milano – oltre a Milano Film Festival anche Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina, Festival MIX Milano, Filmmaker, Invideo, Sguardi Altrove Film Festival, Sport Movies & Tv Fest – e mira a includere non solo gli operatori del settore audiovisivo ma anche istituzioni e attori socio-economici, a riconoscimento della valenza del cinema in quanto forma d’arte ma anche settore produttivo che genera ricadute positive sul tessuto urbano.
Obiettivo primario del progetto è, nel breve periodo, quello di creare un sistema cinema all’interno della città di Milano, ossia un modello stabile di collaborazione attraverso una rete inter-organizzativa, in primis fra i festival di cinema, che consenta uno scambio innovativo di conoscenza, risorse strumentali, servizi e opportunità, mentre nel lungo periodo punta a fare di Milano “La città del cinema indipendente”, valorizzando le sue risorse attraverso una rete aperta alla partecipazione di altri soggetti.
L’attività del MFN si sviluppa su due aree principali:da un lato, un’offerta di servizi legati alla produzione dell’evento a sostegno della rete e a disposizione del territorio, che include la gestione dell’ospitalità, la cura dei sistemi di sottotitolaggio, l’adeguamento tecnologico dell’apparato tecnico per le proiezioni (in vista del passaggio obbligato dalla pellicola alla tecnologia digitale); il movimento delle copie di proiezione dei film che saranno mostrati durante i festival; i servizi di gestione degli spazi in accordo con i gestori delle sale cinematografiche e con altri spazi culturali; l’organizzazione del servizio di volontariato tipico delle manifestazioni culturali ad alta partecipazione, soprattutto giovanile.
Dall’altro, la realizzazione di un calendario di attività di programmazione e diffusione permanente, in collaborazione anche con altri soggetti che si occupano di cinema, quali la creazione di un archivio comune e la digitalizzazione delle opere presenti negli archivi dei singoli festival, la distribuzione dei film nelle sale, l’organizzazione di workshop e percorsi formativi, l’impulso a iniziative di produzione di progetti audiovisivi.
Tra i primi appuntamenti del network, il workshop di regia con Sylvain George, Seize The Time, rivolto a giovani filmmaker, in corso in questi giorni nell’ambito dell’omaggio che Milano Film Festival dedica al cineasta.