Milano: il più antico edificio al mondo è a certificazione ambientale

Creato il 01 settembre 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

L’edificio di via Berchet 2, di fianco alla Galleria Vittorio Emanuele, nel cuore di Milano, costruito nel 1880 dall’Opera Pia Borella e divenuto nel 1920 sede dalla Società Ricordi, è l’edificio più antico al mondo a ottenere la certificazione Leed, Core & Shell, livello Gold per la sostenibilità ambientale.

Il Leed è un programma di certificazione volontaria che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e premia un approccio orientato alla sostenibilità, al risparmio energetico e idrico, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, al miglioramento della qualità ecologica degli interni.

L’edificio milanese, dopo i lavori di ristrutturazione e restauro, risparmia oltre il 35% dei consumi energetici, riducendo del 40% le emissioni di CO2 equivalente, ben oltre gli standard di efficienza disposti dalla direttiva Ue per il 2030. Un risultato che inquadra Palazzo Ricordi come un edificio di classe A, secondo la classificazione energetica italiana, il livello più alto.

Molti gli interventi eseguiti, alcuni “semplici”, come la realizzazione del parcheggio bici per gli utenti, posto all’interno della struttura, destinando un locale con il posizionamento delle bici in verticale. Oppure le nuove rubinetterie temporizzate e le cassette a doppio flusso (con un conseguente risparmio idrico del 37%). Altre azioni più “complesse” comprendono  gli interventi mirati di mantenimento e riutilizzo degli elementi strutturali e di facciata con loro consolidamento, oltre l’84% del materiale conservato; l’introduzione di un termocappotto interno a elevato coefficiente di isolamento nonostante la complessità dell’edificio storico; la realizzazione di un impianto geotermico con pompa di calore con acqua di falda; il condizionamento con anello di condensazione ad acqua di falda; il rifacimento dei serramenti su disegno originario con vetri selettivi e finestre isolanti.

Anche la gestione di cantiere è stata oggetto di un attento piano per la riduzione degli impatti delle attività di costruzione e la ricerca di materiali con caratteristiche di sostenibilità.

La qualità abitativa dell’edificio è stata, inoltre, migliorata grazie agli impianti di ventilazione di ultima generazione e all’uso di materiali basso-emissivi. L’illuminazione naturale è stata ottimizzata per oltre il 90% degli spazi regolarmente occupati grazie alla distribuzione interna e alle ampie finestrature dell’edificio.

L’edificio con una superficie di circa 4.600 metri quadri e un volume di circa 16.600 metri cubi ha subito un delicato intervento di restauro architettonico, impiantistico e tecnologico.

Visto il risultato, se tutti i palazzi e monumenti storici italiani, ancora utilizzati per case e uffici, diventassero ecologici e a risparmio energetico, si potrebbe avere sia un risparmio che nuova linfa per l’industria edilizia.

(fonte: http://www.corriere.it)


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