La mia Milano Moda Donna si conclude, sempre ospite di MAC Cosmetics, nei backstage di Alberto Zambelli, San Andrès Milano e Fatima Val, le tre sfilate di designer emergenti ospitate a Palazzo Vetra. Al di là dei blasoni, in queste tre sfilate si sono concentrati i massimi livelli di arte e creatività.
Il team dei make up artist è capitanato dal sembre bravissimo e gentilissimo Michele Magnani (a cui va un mio personalissimo – e tutto questo tripudio di -issimi che nel suo caso non sono mai ridondanti – immenso grazie; in lui c’è tutta la grandezza del potere della gentilezza, senza fare sviolinate alliscianti, ché se non penso una cosa semplicemente non la dico).
Ho trovato particolarmente belle e interessanti le ispirazioni per questi tre look. Il primo è caratterizzato da un richiamo al mondo dell’Orient Express e un omaggio alla marchesa Casati: i primi anni del secolo scorso erano anche gli anni del Futurismo, gli anni di D’Annunzio di cui la Casati fu musa e amante, dell’entusiasmo per un secolo appena iniziato, della fiducia nel futuro (prima che tutto ciò si infrangesse nella tragedia sconvolgente della Prima Guerra Mondiale). Il tema del viaggio e dell’arte, della nostalgia per il passato e dello sguardo rivolto al futuro, la donna di Alberto Zambelli si rifà a una moderna marchesa Casati, sempre in viaggio per l’Europa e a contatto con l’arte futuristica. L’ispirazione ai primi anni del secolo XX viene però trasportata in un’idea di ciò che viene immaginato verso il futuro. Sono quindi state create delle geometrie molto nette nelle sopracciglia, proprio per richiamare le geometrie dell’arte ispirata dal Manifesto di Marinetti. Viene però mantenuta allo stesso tempo la luminosità del sogno, evidente sugli zigomi, realizzata grazie alla Cream Colour Base con sovrapposta la Mineralize Skinfinish Lightscapade e Soft and Gentle utilizzata come blush. In contrasto, la parte centrale del viso e le labbra che sono matte. Le sopracciglia sono costruite in maniera molto geometrica che formano un riquadro, contornate dai capelli frisé che contribuiscono a focalizzare l’attenzione sulla parte alta dello sguardo, uno sguardo che guarda al futuro.
Il secondo look per San Andrès Milano ha come parola chiave la forza e la potenza prorompente ed esplosiva della natura, con tutti i suoi imprevisti che danno anche quel senso di libertà selvaggia. Il richiamo è chiaramente agli anni ’70 dello Studio 54, iconico celeberrimo crocevia di artisti eterogenei che hanno fatto la storia. L’ispirazione non può non far pensare a Grace Jones. Il messaggio è: Party Hard. Sono state create delle sopracciglia bleached, come negli anni’70, pelle molto luminosa e labbra viniliche: arancio e gloss per aumentare l’effetto plastico, come se fossero appena uscite da un quadro Pop Art. Viene amplificato il gloss sugli occhi: Gloss Clear su una base di Eye Gloss.
Il terzo e ultimo look per Fatima Val vuole rappresentare una donna guerriera, un po’ stanca di tutte le ingiustizie e delusioni che si trova ad affrontare giorno dopo giorno. Una donna che vuole comunque sfidare e combattere per il mondo e per quello in cui crede. È stato creato uno smoky con il Paint Pot Groundwork per creare l’effetto di uno sguardo stanco, con la totale assenza del mascara. Il resto del viso, labbra comprese, è completamente matte. Tutto il volto, soprattutto le labbra, viene completamente cancellato, come se fosse un muro. L’unica intensità viene data dal blush Taupe usato come contouring, dall’angolo esterno dell’occhio viene portato fin sotto gli zigomi a creare una C, per dare l’effetto di un volto duro e scavato.