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Milano Outdoor Games: tre giorni di divertimento ed entusiasmo en plein air. La prima edizione è un successo

Creato il 13 settembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Poche volte l’Idroscalo, pur nella sua lunga e gloriosa storia, è stato più profondamente illuminato di colori, emozioni, vita, che nella tre giorni dei Milano Outdoor Games. Il Parco era pieno di atleti, bambini, curiosi, mamme con figli piccolissimi in attesa di poppata e gongoli che fremevano di mettere i propri muscoli alla prova. Per loro, un crogiuolo di attività, che in un gioco degli opposti offrivano una tale varietà di discipline ed esperienze da far perdere la testa.

Milano Outdoor Games: tre giorni di divertimento ed entusiasmo en plein air. La prima edizione è un successo. Da una parte lo yoga di Anna Inferrera e compagne, dall’altra i muscolosi attori del BootCamp dell’Accademia europea che ha visto la partecipazione dei super campioni kickboxing, i fratelli Petrosyan; poi, ancora, da un lato gli avventizi del Kettlebell Lifting di Ghiri Sport Italia con il suo presidente pluricampione mondiale, Oleh Ilika e dall’altro i mountain bikers di Mystic FreeRide che, su un circuito tutto curve e saliscendi, si esprimevano in emozionanti evoluzioni. Per non parlare dell’arrampicata, pezzo forte di MOG 2015: i bambini a provare, spesso per la prima volta, l’ebbrezza della salita sulla parete in corda supervisionata dalle Guide Alpine lombarde, i più grandi sul muro di arrampicata boulder e, nel centro dell’Idroscalo, con il pubblico assiepato sulla riva e rapito, le imprese dei più grandi free climbers del mondo, uomini e donne, che si sono sfidati nell’unica edizione europea dello Psicobloc Master Series supervisionato da Matteo Pastori, in un lungo pomeriggio per decidere chi, tra loro, fosse non solo il più bravo ma anche il più veloce.

La visione del pubblico steso sull’erba ad assistere ai movimenti da gatto degli atleti, sapeva di quei filmati in bianco e nero che ci hanno tramandato un’epoca di spensieratezza e libertà, di sogni e di illusioni, e che porta il segno degli anni Sessanta, di El Capitan, dei primi figli dei fiori americani.

Hanno vinto Jan Hojer e Juliane Wurm, in frazioni cronometriche incredibili per la lunghezza (15 metri) e la difficoltà (7C+) della via tracciata da Alberto Gnerro, che ha messo a dura prova anche un mito come Chris Sharma, osannato dagli astanti ma disponibilissimo con chiunque lo avvicinasse, per un selfie o un autografo. Ma hanno vinto tutti: gli atleti, i partecipanti, quelli esperti e gli altri che volevano solo provare, l’organizzazione e gli istruttori, i partecipanti ai MOG Talks (sabato sera nientemeno che il grande Gnaro Mondinelli e il fortissimo Cala Cimenti!); e soprattutto ha vinto un’idea, quella dei Milano Outdoor Games: l’idea di portare gli sport della montagna e dell’aria aperta in città, a Milano, in una location stupenda e perfetta come l’Idroscalo, per fare respirare aria pulita, aria sana, a persone che spesso non hanno il tempo o l’opportunità di viaggiare per praticare questo genere di sport, per offrire alla città un occasione di svago, di gioco, come avviene in un parco dei divertimenti, ma in più con il vantaggio di scoprire uno sport che può diventare, perché no?, il tuo nuovo sport.

È stata la prima volta, è andata bene. In molti, tra il pubblico, hanno già chiesto quando sarà la prossima.


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