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Milano-sanremo 2014: favoriti sagan e cavendish, nibali e ulissi sperano

Creato il 22 marzo 2014 da Postpopuli @PostPopuli

di Ferdinando Cocciolo

Domenica la Classicissima di Primavera, la Milano-Sanremo 2014, che aspetta soprattutto l’acuto di Peter Sagan. In caso di volata finale, favoriti Mark Cavendish e John Degenkolb. Tra i nostri, speranze riposte soprattutto in Vincenzo Nibali, Sacha Modolo, Diego Ulissi e Filippo Pozzato

Milano Sanremo 2014 Altimetria 612x400 MILANO SANREMO 2014: FAVORITI SAGAN E CAVENDISH, NIBALI E ULISSI SPERANO

L’altimetria della Milano-Sanremo 2014 – da outdoorblog.it

E venne il giorno della Milano-Sanremo, la “Classicissima di primavera“, che “annuncia” la nuova stagione ma, soprattutto, il primo, grande confronto tra chi ambisce alla conquista delle “gare monumento” (la prossima sarà tra due settimane, il Giro delle Fiandre). Mancano poche ore ad una sfida che già “scalda i motori” ed ha visto, nella Tirreno-Adriatico appena conclusa, gustosi “antipasti”.

C’era attesa per l’inserimento nel percorso della salita della Pompeiana, che sicuramente avrebbe ostacolato in primo luogo le ambizioni dei velocisti e favorito, di conseguenza, quelle di qualche passista-scalatore. Ma, proprio pochi giorni fa, c’è stata l’ufficializzazione da parte degli organizzatori della rinuncia ad una “interessante variabile” che ad esempio avrebbe incoraggiato alla partecipazione corridori come Cunego, Valverde e, chissà, anche il grande dominatore della Tirreno-Adriatico Alberto Contador (che tuttavia ha già nel mirino la Vuelta di Catalogna che scatterà proprio il giorno dopo la  Sanremo).

Dunque, non è prevista neanche la salita delle Manie, ed allora si ritorna in definitiva al percorso proposto per l’ultima volta del 2007, con il passo del Turchino, i Capi Mele, Cervo e Berta, la Cipressa e il “mitico” Poggio, prima del traguardo conclusivo sul  Lungomare Italo Calvino.

Tanto per intenderci, il percorso che piace tanto velocisti, ma anche a quei passisti e passisti-veloci in animo di anticipare il gruppo tra la Cipressa e il Poggio.

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Peter Sagan – da it.eurosport.yahoo.com

Peter Sagan, Mark Cavendish, John Degenkolb, i primi tre nomi che vengono subito in mente per i grandi velocisti che, sostenuti e protetti dai propri  “treni”, cercheranno di tenere cucita la corsa e dare il colpo vincente.  Sembrano in ottima forma, molto motivati, e Sagan e il leader dell’Omega (domenica prossima orfana di Tom Boonen) provengono da una “Corsa dei due mari” vincente. Ma, a detta di molti addetti ai lavori e dello stesso gruppo, il grande favorito è proprio Sagan, il “gioiellino” della Cannondale (clamorosamente secondo l’anno scorso, dietro Ciolek), capace di vincere in ogni modo. Può battere in volata anche un gruppo di un’ottantina di unità, ma deve essere sicuro di aver eliminato soprattutto i due grandi rivali, che potrebbero anche tenere  sia sulla  Cipressa che sul Poggio.  Peter  può anche aspettare il Poggio, prima di piazzare un attacco, magari con un gruppetto di passisti, non  in grado però di crearli disturbo in volata. Lo slovacco ha una squadra forte e affidabile, nella quale, se le cose dovessero andare diversamente, potrebbero costituire una valida alternativa elementi come Oscar Gatto.

La salita del Poggio, dicevamo, è il trampolino di lancio per chi tenterà di  scombinare i  piani di Mark Cavendish, ma anche di corridori come Greipel, il nostro Modolo, lo stesso Daniele Bennati della Saxo-Tinkoff, che potrebbe anche essere uno dei protagonisti sulla salita che spesso ha deciso la storia della Milano-Sanremo. Ed allora come si fa a non pensare a Fabian Cancellara, che l’anno scorso, nella “Classicissima” da tregenda, ha duellato con Peter proprio sul Poggio, ha vinto a Sanremo nel 2008 ed è arrivato sempre sul podio negli ultimi tre anni. E’ chiaro che lo svizzero debba assolutamente evitare la volata, e in quest’ottica potrebbe anche far corsa dura sulla Cipressa. Un altro “cliente scomodo” per Sagan, Cavendish e Degenkolb è l’ex Campione del Mondo Philippe Gilbert, che sembra essere tornato quello dei tempi migliori, anche alla luce di quanto fatto vedere alla Tirreno-Adriatico, dove nella tappa di Arezzo si è dovuto arrendere solo  allo strapotere di Peter Sagan.

Gilbert è pienamente consapevole di non poter essere il corridore irriconoscibile del 2013,  e statene certi,  sul Poggio, Sagan  o non Sagan, cercherà di piazzare lo spunto vincente, sostenuto anche da un Thor Hushovd che potrebbe diventare la sua alternativa, soprattutto in caso di volata di gruppo.

E i nostri? Non vinciamo una Milano-Sanremo dal 2006, quando Filippo Pozzato anticipò di un niente il gruppo e conquistò la sua unica grande classica. Sembrano  purtroppo lontani quei tempi,  perché, sinceramente, non si intravedono grandi opportunità, soprattutto di fronte ad un Peter Sagan che, sulla carta, è decisamente più forte di qualsiasi corridore italiano, sia in volata, sia in un attacco sul Poggio. Ma non si sa mai… sicuramente si parte dalla presenza di Vincenzo Nibali, reduce dalla Parigi-Nizza, che certamente avrebbe preferito una bella e dura salita come la Pompeiana. Vincenzo  è indubbiamente il nostro miglior corridore, avrà già in mente un piano per rendere dura la corsa o attaccare sul Poggio. E gli altri? Di Sacha Modolo abbiamo accennato, sarà il leader designato della Lampre Merida in caso di volata, ma dovrà ad esempio sperare di non  avere di fronte  il miglior Cavendish. La Lampre Merida ha in squadra anche Filippo Pozzato e Diego Ulissi, le  due punte che, se avranno forza e gambe, dovranno anche loro fare corsa dura già sulla Cipressa oppure  attaccare sul Poggio. Ma, fateci caso, in ogni soluzione o possibilità anche per gli italiani, lo “spauracchio” è sempre lui, Peter Sagan, il vero “faro” di una corsa che, ad ogni modo, si presenta incerta e spettacolare.

La “Classicissima di primaverariserva spesso sorprese: occhio, ad esempio, a corridori come Gerrans che qui vinse due anni fa, Clarke, Stybar, Ventoso, Chavanel, Demare, il nostro Simone Ponzi. Alla fine la gara premierà comunque un campione, capace di  imporsi su un tracciato che non avrà magari le difficoltà di una Liegi o di una Parigi-Roubaix, ma è molto complicata da interpretare tatticamente.

Evviva  la Milano-Sanremo,  che inizi lo spettacolo...

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