Myroslav Slaboshpytskiy (vimeo.com)
Il film, che ha fatto solo qualche recentissima ed occasionale apparizione nelle sale italiane, ha come location un istituto per sordomuti ed analizza, attraverso modalità inedite (non vi sono sottotitoli o traduzioni che possano coadiuvare l’interpretazione del linguaggio dei segni) i vari comportamenti propri dei componenti di una banda il cui potere si esplica attraverso violenza e prostituzione.
Yana Novikova e Grigoriy Fesenko
Gli adolescenti sordomuti sono rappresentati al di fuori di ogni stereotipo sulla disabilità e senza tentazioni di psicologismo sociale, inoltre la citata circostanza che si sia scelto di far comunicare i personaggi solo attraverso il linguaggio dei segni, si traduce in puro ed essenziale lessico cinematografico, trasmettendo senso ed emozioni senza bisogno di parole e didascalie, anche grazie alla sorprendente espressività dei giovani attori.
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Regia e sceneggiatura: Myroslav Slaboshpytskiy. Interpreti: Grigoriy Fesenko, Yana Novikova, Rosa Babiy, Ivan Tishko, Alexander Dsiadevich. Ucraina, 2014, 130’.
L’adolescente Sergey (Grigoriy Fesenko), sordo e muto, viene mandato in una scuola speciale dove, per essere accettato dai compagni, deve sottoporsi ai riti selvaggi messi in atto dalla “tribù”, la banda che detta legge all’interno dell’istituto. Sergey viene accettato nel gruppo, ma quando si innamora di Anna (Yana Nivikova), una ragazza che si prostituisce per racimolare i soldi necessari per fuggire dall’Ucraina, si troverà costretto a violare tutte le regole imposte dalla impietosa gerarchia della tribù.
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