Marlene Dietrich
Dall’8 al 19 ottobre presso Spazio Oberdan della Provincia di Milano (Sala Alda Merini, Viale Vittorio Veneto 2), Fondazione Cineteca Italiana presenterà Omaggio a Marlene Dietrich, una rassegna di 11 film volta ad offrire un’ampia panoramica su una delle massime icone non solo della storia del cinema ma di tutta l’arte del ‘900, probabilmente la più ambigua femme fatale dell’immaginario cinematografico. Di lei Ernest Hemingway, suo grande amico, disse: “Se non avesse nient’altro che la voce potrebbe spezzarti il cuore. Ma ha anche un corpo stupendo e il volto di una bellezza senza tempo”. Dopo gli studi alla scuola Max Reinhardt di Berlino, la Dietrich iniziò a lavorare alternando teatro e cinema, sempre in piccole parti, fin quando non la notò Joseph von Sternberg, il quale le affidò il ruolo di Lola-Lola, la cantante di cabaret in calze nere che fa impazzire l’austero professor Unrat (Emil Jannings) in L’angelo azzurro (Der Blaue Engel, 1930).
Da quel momento in poi la sua carriera spiccò il volo.
Trasferitasi a Hollywood in fuga dalla Germania nazista (benché a lungo desiderata, nel suo paese natale non sarebbe più tornata, tanto da essere accusata di tradimento), la Dietrich finì ben presto col diventare sinonimo di una figura femminile ammaliatrice, libera, disinibita, angelo e demone al tempo stesso, avvolta da un velato erotismo androgino, la cui mascolinità piaceva alle donne e la cui sensualità stregava gli uomini.
Marlene Dietrich in “Angelo”
L’omaggio si compone di un documentario e 10 lungometraggi, tutti grandi film firmati da maestri della settima arte: oltre al già citato L’angelo azzurro di Sternberg saranno riproposte le sue opere migliori, come Capriccio spagnolo, settimo e ultimo film del sodalizio Sternberg-Dietrich, un raffinatissimo delirio, perverso e disumanizzato, di decadentismo barocco che culmina nella famosa scena del duello; Disonorata, dove la Dietrich interpreta una prostituta ingaggiata dai servizi segreti come spia, algida e coraggiosa ma non immune ai sentimenti; Marocco, grande storia d’amore fra una cantante di cabaret e un legionario (Gary Cooper); Shangai Express, struggente racconto di un amore ritrovato, ed infine Venere bionda, in cui a quella della Dietrich si affiancano le magistrali interpretazioni di Herbert Marshall e Cary Grant, per un intreccio familiare pieno di fraintendimenti.
Marlene Dietrich in “Scandalo internazionale”
In calendario, poi, Angelo, storia colma di equivoci e complicazioni, la più drammatica e cattiva delle commedie sofisticate di Ernst Lubitsch, e Desiderio, di Frank Borzage, dove l’attrice interpreta un’affascinante ladra che cede all’amore. Non potevano mancare due bellissimi film di Billy Wilder, dove la Dietrich è protagonista: Scandalo internazionale, irridente e amara commedia in cui il regista mette alla berlina il puritanesimo americano alle prese con la Germania, sconfitta e in rovina, e Testimone d’accusa, thriller ad alta tensione che abbina suspense e colpi di scena, inganni ed equivoci.
A completare il programma, il documentario Marlene Dietrich – Her Own Song, che si sofferma su un aspetto particolare e meno conosciuto della sua vita: l’impegno civile e politico che la spinse a sospendere la sua carriera, allora all’apice, per dedicarsi agli spettacoli in sostegno delle truppe alleate durante la Seconda Guerra Mondiale. Di seguito, il calendario delle proiezioni, rimandando per ogni informazione ai consueti indirizzi/ info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it