Un fermo di polizia che poi si rivelerà tragico. Michele Ferrulli con qualche amico ascoltava musica e beveva qualche birra in una calda sera di mezza estate.
Una sera come tante, forse, la musica è alta però a qualcuno dà fastidio, arrivano gli agenti, un controllo poi qualcosa non va. Michele Ferrulli viene sbattuto a terra, immobilizzato. Nel video depositato anche in Procura si nota come Michele viene preso a calci e pugni.
Le scene vengono riprese da una telecamera, Ferrulli lo si nota ben poco. Ferrulli è tranquillo anche quando arriva la polizia, poi parte uno schiaffo, il primo di una lunga serie.
Oltre ai video dei negozi sembra esistere quello dello scoop dell’Unità.A girarlo è qualcuno parcheggiato in auto,
Le loro parole, tradotte in italiano dal romeno, sono queste: «l’hanno preso per i capelli, non vuole dargli il braccio», «hai visto che cazzotto in bocca?», «guarda come lo picchiano, prima le manette e poi lo hanno massacrato», «ma non gli spezzano i reni? vedi? poverino!», «è morto!», «è morto dici?», «non vedi ha la faccia nera non si muove più». Flebili, e quasi indistinguibili, si sentono le invocazioni di Ferrulli: «aiuto, aiuto, basta». Michele Ferrulli muore per arresto cardiaco sull’asfalto, ancora con le manette ai polsi.