Ne avevamo ampiamente parlato qualche giorno fa: l’evento globale "Ora della Terra" è stato celebrato sabato scorso, 26 marzo 2011, in ogni angolo del pianeta. Ma, com’è andata?
Oltre 134 Paesi in tutto il mondo; coinvolti tutti i continenti, compresa la stazione Antartica; un miliardo di persone. Sono stati questi i numeri da record, senza precedenti, dell’edizione 2011 dell’Ora della Terra, organizzata dal WWF.
Spente milioni e milioni di luci delle principali icone ma anche delle più famose alture del mondo: l’evento è stato accolto da un’unica grande comunità globale. Quella dell’uomo, senza distinzione di razza, cultura ed età.
Tanti sono stati anche gli spettacoli nelle varie piazze, manifestazioni, animazioni, iniziative nate con l’intento di coinvolgere e vivere insieme ai cittadini un momento globale di sensibilizzazione su tutte quelle che possono essere le azioni utili a ridurre al minimo il nostro impatto sul pianeta.
Una maratona che ha attraversato tutti i continenti e tutti i fusi orari, dimostrazione di cosa sia realmente possibile fare quando tutte le persone sono unite da un unico, comune obiettivo.
L’onda dei click degli interruttori è partita dalle Isole Chatham, in Nuova Zelanda, insieme ad Auckland e alle Isole Fiji ed ha raggiunto, ora dopo ora, ogni angolo del pianeta. Si sono spente le luci di centinaia di città, di 79 capitali mondiali e delle più grandi metropoli tra cui Londra, Parigi, Mosca, Berlino, Bangkok, Nuova Delhi, New York, Barcellona, Oslo, Vienna, Nairobi, Cape Town, Dubai, Tel Aviv fino alla stazione Antartica Davis Station.
Sono rimaste quindi al buio icone famose in tutto il mondo come la Tour Eiffel, l’Empire State Building, il Cristo Redentore di Rio, Times Square a New York, il Big Ben, l’Acropoli di Atene, la porta di Brandeburgo, l’Opera House di Sidney, la grande moschea Zayed di Abu Dhabi, il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo e che, da solo, ha consentito di spegnere circa mezzo milione di luci!
Ma quest’anno il suono dei click è arrivato a sensibilizzare anche Paesi in via di sviluppo o comunque dagli equilibri politici incerti, in precedenza mai avvicinatisi all’evento, come l’Iran, la Palestina, il Libano, la Giamaica, l’Uganda, Swaziland, Tajikistan, Azerbaijan e Uzbekistan e molti altri!
"L’Ora della Terra cade in un momento in cui nel mondo il futuro appare incerto, molti popoli stanno soffrendo per catastrofi naturali e guerre. L’evento mondiale vuole lanciare un messaggio di speranza per il futuro, in un unico grande abbraccio globale da parte di centinaia di milioni di persone del pianeta unite dal desiderio di un futuro sostenibile per il Pianeta, e di un benessere reale per le persone" ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia. "Quest’anno abbiamo chiesto anche un impegno che vada oltre il gesto simbolico e duri nel tempo, come suggerisce il nuovo logo 60 "più", per costruire ogni giorno un futuro sostenibile, in cui l’umanità viva davvero in armonia, con la natura e con se stessa".
Anche l’Italia è stata protagonista importante dell’evento!
Sono stati oltre 200 i Comuni aderenti. Tra i momenti più significativi, quelli in Piazza Navona a Roma, che hanno avuto due testimonial d’eccezione quali Christian De Sica e Massimiliano Rosolino.
Ma si sono spenti anche altri famosi monumenti italiani, come la Torre di Pisa, la Reggia di Caserta, la Valle dei Templi di Agrigento, il Colosseo a Roma, l’Acquario di Genova, la Basilica di Superga, Piazza del Campo a Siena, Piazza Duomo a Siracusa e molte, molte altre realtà, torri, borghi, chiese, abbazie, basiliche, campanili, ponti, fontane e centri storici.
Tra gli edifici più moderni, il grattacielo Pirelli di Milano e la speciale copertura esterna del nuovo Palazzo Costa a Genova.
Tra tutte le regioni, ad aggiudicarsi il primato dei click è stata la Campania, con 31 Comuni complessivi, seguita da Toscana e Abruzzo.
"L’evento ha dimostrato senza dubbio cosa è realmente possibile fare quando le persone sono unite da un obiettivo comune - ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia - Il WWF vuole ringraziare sentimentalmente tutti coloro che hanno partecipato, cittadini, testimonial, i sindaci dei Comuni italiani che hanno aderito, le aziende e i volontari che hanno aiutato a realizzare gli eventi. Quella di Earth Hour è una comunità che ha voglia di cambiare il futuro del nostro pianeta nell’interesse di tutti".
In attesa della prossima edizione dell’Ora della Terra, aggiungiamo noi del Dream Blog, ricordiamoci di quel "+" a fianco del numero 60. E’ sempre l’Ora della Terra, ogni giorno. Basta un click!