“Beh, certo che ai turchi del Natale gliene frega quanto a me del giorno del Ringraziamento” ci siamo detti oggi. E diciamocelo, allora. E’ proprio così: ai turchi, del Natale, non gliene potrebbe fregare di meno! Il che non fa una grinza, dato che non si tratta di una festività che li riguardi, neppure lontanamente. Oddio, lontanissimamente, se vogliamo andare a cercare le radici del cristianesimo d’oriente da queste parti: ma vi dico subito che di quel passato lì non se ne conserva più traccia. Beh, a parte i meravigliosi mosaici dorati del Cristo e compagnia bella nel museo di Santa Sofia (di cui vi parlerò diffusamente prestissimo! E’ IL monumento per eccellenza qui a Istanbul, LA cosa da vedere e da non perdere assolutamente se venite qui, anche per un solo giorno) e un paio di chiese cattoliche su Istiklal Caddessi, ultime vestigia della presenza dei Levantini a Istanbul.”
Da quel che leggo, l’autrice era arrivata da poco a Istanbul: quindi, va in parte perdonata; ma spero soprattutto che, nel frattempo, abbia avuto l’occasione di scoprire l’identità cristiana di Istanbul che non è ridotta a “tracce” ma – se si vuol guardare oltre le vetrine e i tavolini dei bar – è ancora meravigliosamente presente (a scanso di equivoci, le invio il mio di post sul Natale).