Pubblicato da
Redazione
Carissimi amici,
questo è un post davvero importante, perché si tratta del millesimo articolo di Diario! Vorremmo festeggiare con voi che ci seguite da sempre e con voi che invece vi siete uniti a noi da poco, il raggiungimento di questa incredibile tappa. Come? Ripercorrendo il cammino di questi 845 giorni di Diario attraverso i ricordi di alcune di noi, che hanno indicato l’articolo più amato scritto da loro: quello rimasto nel cuore perché il primo, o quello più sudato perché proprio non si sapeva da che parte iniziare per scriverlo, quello di cui si è più orgogliosi, quello più divertente ^_^ Sarà una piccola occasione per svelare qualche retroscena e per rileggere articoli che hanno avuto un grande peso nella storia del blog. Che dire d’altro? Enjoy -_^
STEFANIA
Il primo post non si scorda mai, è proprio il caso di dirlo. Ricordo ancora il primo romanzo: Numbers, di Rachel Ward, uno young adult che oscillava tra il thriller e il soprannaturale, scritto in maniera splendida ed emozionante (QUI). Questa è stata la mia prima recensione "vera", scritta a quattro mani con Alessandra, segnata dall'insicurezza e dalla paura di non essere in grado di trasmettere le sensazioni che il libro mi aveva donato. Ricordo l'emozione di ricevere il volume, la sensazione di scoperta nell'addentrarmi tra le pagine di un libro affascinante. Dopo di questo sono venute le recensioni dei volumi della "vecchia" Gargoyle, la serie di Magdeburg e di Apocalisse Z, la magia di Simon Green... E molti, molti altri. E c'è la recensione indimenticabile nel negativo: "Il ritorno di Carmilla" di Le Fanu-nipote (QUI). Un testo che non vale la carta su cui è scritto. In questi mille post di Diario si sono intrecciate le vite di molte persone. Quelle delle blogger, che rappresentano per me una sorta di "classe di scuola" o una famiglia allargata in cui la Fulgida [Emanuela Taylor, N.d.R.] è rispettivamente la professoressa o la matriarca: pronta a cazziarti senza pietà ma accogliente e consolatoria come una copertina di pile. Ci sono le interviste agli scrittori, che spesso sono diventate persone con cui condividere un pezzo di vita. Ci sono i libri, le mille storie che consegnano al tuo immaginario, all'anima, alla mente momenti di passione, di gioia, malinconia o divertimento. La lettura, come la vita, è un "battere e levare": imbattersi nelle gemme nascoste tra le pagine di un libro è un privilegio alla portata di tutti. Basta saperne approfittare.
VALENTINA
Faccio parte di DDPP da un anno e
mezzo, sono stata una delle primissime ad affiancare Ale in questa meravigliosa
e impegnativa avventura, che è fonte ogni singolo giorno di scoperte, di
ricerca, di soddisfazioni, di fatiche e di affetto da condividere con le altre
ragazze di questo branco sempre in crescita, eppure sempre affiatato! Sino a
questa estate, quando il nostro numero è aumentato esponenzialmente, gli
articoli da produrre a testa erano davvero moltissimi (ora si può sciallare un
po’ di più -_^)… Sinceramente faticherei a fare una stima quantitativa di quelli che ho scritto o a cui
ho solo partecipato, e sceglierne uno è impresa difficilissima! Quindi, anche
se forse non saranno i più rappresentativi, ecco quelli che mi son saltati alla
mente appena ha ricevuto l’idea per questo millesimo post! Ricordate lo
Speciale sulla Kushiel Saga (QUI)? Io ho impresso nella memoria ogni singolo giorno
di preparazione… La ricerca tra le migliaia di pagine delle citazioni giuste,
dei termini corretti, dei passaggi significativi; ma soprattutto il lavoro di
casting fatto con Ale: per ogni personaggio (e ce ne sono moltissimi nella
saga) le avrò proposto come minimo una decina di attori, mi tirò scema
perché non gliene andava bene nemmeno uno ah ah xD. “Questo è troppo vecchio;
questo troppo giovane; quello ha la barba!; quest’altro ha gli occhi in giù; o
cielo [La capa NON dice mai O cielo! N.d.R.], costui è un mostro…” e così via. Non so quante risate ci facemmo in quei
giorni! Un fantastico e prezioso ricordo ^_^ L’altro articolo che ho nel cuore
è uno dei tre che preparai per lo Speciale Harry Potter: Harry Potter. Storia
di una Profezia (QUI); perché contiene riflessioni che mi hanno accompagnato per
anni, ma che non avevo mai avuto modo di organizzare e di mettere nero su
bianco; perché mi è costato davvero molta fatica e parecchio impegno; perché ho
amato e continuo ad amare questa saga; perché l’articolo fu scelto da Paperblog
e fu apprezzato da persone alla cui stima tengo moltissimo; infine perché,
semplicemente, mi è venuto piuttosto bene :P
ELISABETTA
Ho scelto le recensioni di "Un giorno mi ritroverai" di Karen Edwards (QUI) e quella di "Un inverno con Baudelaire" di Cobert (QUI). Entrambi i libri sono un inno alla vita, all'amore, all'amicizia e alla volontà. Due cammini catartici che possono ergersi a manifesto di una simbolica rinascita interiore attraverso la riscoperta di valori senza tempo. Parole piene di poesia che dipanano il filo di verità universali.
ANTONELLA
L'articolo che più mi ha emozionato scrivere, non è il primo, sebbene anche quello rimanga nella mia memoria, bensì un pezzo in cui mi è capitato di paragonare due dei personaggi che più sono rimasti nel mio immaginario: Buffy, la cacciatrice di vampiri, e Harry Potter, il coraggioso giovane mago (QUI). Due sono i motivi che mi spingono a prediligere questo fra gli altri: il contenuto, poiché ho paragonato questi due outsider sia nel loro crescere attraverso una serialità lunga (sette stagioni per l'una e sette romanzi per l'altro) sia nel loro poggiarsi su una famiglia di elezione acquisita; e poi il fatto stesso di aver potuto scrivere una cosa del genere. Mi spiego, l'avventura che mi è capitata, di far parte della sorellanza di Diario di Pensieri Persi, ha reso possibile qualcosa che non avrei sperato, cioè poter esprimere il mio pensiero, le elucubrazioni mentali che accompagnavano il mio calarmi in queste storie meravigliose, comunicandolo a persone che non si sarebbero scandalizzate dei miei gusti. Poter condividere il mio pensiero è stato troppo bello e liberante e improvvisamente quello che pensavo trovava un'eco nelle anime dei lettori, ma soprattutto trovava un alveo comprensivo e rassicurante, nelle mie fantastiche cobloggers, amiche prescelte… dal destino.
VIK
Se non contiamo la prima recensione che ho postato per Diario, che mi ha emozionato moltissimo, direi che il post su La Contessa Nera di Rebecca Johns è quello al quale sono più legata (QUI). Non saprei dire il perché, sarà che era comunque uno dei miei primi lavori, sarà che poi ho intervistato l’autrice e ho discusso con lei del libro (QUI), sarà che la visione offerta dal romanzo mi ha colpito ed emozionato. Chissà, magari è per tutte queste ragioni insieme o semplicemente perché, a volte, quando scrivi qualcosa si crea una certa alchimia con il pezzo, anche se non è perfetto o particolarmente profondo, senti che si è creato un legame.
ROBERTA
Ho scelto la recensione Ogni giorno, ogni ora di
Nataša Dragnić, perché ho amato questo libro ed e' in un certo qual modo autobiografico: per questo lo scelgo per festeggiare il millesimo post del blog (QUI).
GABRIELLA
Quando sono arrivata nella redazione di Diario era in corso lo Speciale Austen, infatti come articolo di prova Alessandra mi ha richiesto la recensione di Orgoglio e Pregiudizio, che è stata il mio primo articolo ad essere pubblicato nel blog. Poi, senza che nessuno me lo richiedesse esplicitamente, ho scritto la recensione di Ragione e Sentimento (o Senno e Sensibilità, come si chiama la mia vecchia edizione Newton Compton), visto che ancora non l'aveva scritta nessuno (QUI). Sono affezionata a questo articolo non solo perché è stato uno dei miei primi per Diario, ma anche in quanto tutto il 2011 è stato per me all'insegna di Sense and Sensibility, di cui il 30 Ottobre ricorreva il Bicentenario. Ho festeggiato il primo romanzo pubblicato da Jane Austen nel 1811 leggendo sia il romanzo in questione, che numerosi suoi derivati, come Sense and Sensibility and Sea Monsters, Eliza's daughter, Tutto da capo, Willoughby's return e, il più bello di tutti, Colonel Brandon's Diary, il retelling del romanzo dal punto di vista del suo protagonista maschile. Dopo lo Speciale Austen abbiamo pubblicato anche lo Speciale Bronte, in cui sono comparsi due miei articoli, uno sulla biografia romanzata di Charlotte Bronte, I sogni perduti delle Sorelle Bronte di Syrie James (QUI), che comprendeva anche un lungo lavoro di ricerca di tutti i sequel e gli spin-off dei romanzi delle sorelle Bronte, che mi è valso la prima pagina su Paperblog, e un altro sulle Trasposizioni Cinematografiche e gli Adattamenti Televisivi di Cime Tempestose (QUI) di cui vado molto fiera, per il lavoro di ricerca che ho dovuto fare e anche per l'impegno profuso: ho dovuto guardare non meno di 6 adattamenti di un romanzo che non figura neanche fra i miei preferiti! Però tutta la dedizione me lo ha reso decisamente più simpatico, se si può parlare in questi termini di Cime Tempestose!
SARA
L'articolo che ho scritto per Diario e che mi sta più a cuore? Ero veramente indecisa, ma uno su tutti mi ha veramente rapito il cuore, ovvero il mio mini saggio sull'importanza dei personaggi seconda in Harry Potter e nella letteratura di genere (QUI), scelto poi anche da Paperblog. Scriverlo è stata una fatica, perché sembrava che ogni parola non riuscisse ad esprimere veramente tutto quello che volevo dire sui personaggi secondari, che mi colpiscono sempre di più dei protagonisti e che danno brio alle storie (cosa fare senza i gemelli o Luna?!). Mi ha fatto riflettere a fondo sul perché io amo Harry Potter e in generale il fantasy e la letteratura in generale, e il fatto che poi sia stato anche scelto da un altro blog è stata una riconoscenza dei miei sforzi veramente gradita, mi ha fatto sentire realizzata anche se la cosa era veramente un'inezia.
FRANCESCA
Ho scelto Angelica, la marchesa degli angeli perché sono legatissima ad Angelica fin da bambina. E' stata mia madre a farmi scoprire le avvincenti storie di questa eroina, quindi c'è un filo indissolubile che mi riporta, attraverso Angelica, alla mia infanzia e adolescenza e ai primi libri letti (QUI).
ELENA
"Io mi chiamo Yorsh" di Silvana de Mari è il libro che mi è piaciuto di più tra quelli recensiti per Diario. La sua narrazione, le storie e le impressioni che mi aveva lasciato sono state talmente suggestive che non riuscivo a trovare le parole giuste per esprimerle su carta. In realtà l'unica cosa che avrei voluto dirvi sarebbe stata "leggetelo perché merita". Alla fine, dopo molta fatica, ho scritto la mia recensione con la piccola speranza di essere riuscita non solo a dare una visione obiettiva del libro, ma sopratutto avervi mostrato un po' della magia che io vi avevo trovato (QUI).
CRISTINA
Sono passati pochi mesi, non tanti dalla mia entrata in questo blog letterario. Sin da subito mi sono trovata bene grazie alla semplicità di ragazze adorabili. Il mio battesimo da blogger è avvenuto sicuramente con la recensione di ‘’Starcrossed’’ di Josephine Angelini. (QUI) Sin dalle prime pagine mi sono sentita molto vicina alla storia, ai personaggi. Io sin da bambina sono stata amante della Grecia e di ogni mito esistente al mondo. Quando andai in libreria e scorsi quella bella copertina così evocativa, non ho voluto lasciarmi scappare l’opportunità di esprimere il mio apprezzamento per questo libro. Una trilogia che, forse, da molti è reputata leggera. Ebbene lo è, ma l’ho apprezzato sin da subito. Questo è uno dei generi che preferisco perché, quando la stanchezza della giornata si fa sentire e quando i problemi della vita ti assalgono, poche parole, scritte in modo semplice, scorrevole e dove l’amore regna con una conclusione felice, mi fanno credere che sognare è ancora sognare.
SIMONA
Essere entrata a fare parte di Diario, folto gruppo di tesori & stelline, è un' emozione quotidiana. E' trascorso quasi un mesetto e non posso dire di avere seminato molto ma quello dedicato a Il circolo delle ingrate di Elizabeth von Arnim, è di certo l'articolo che amo di più (QUI). Perché? Prima di tutto perché sono un'appassionata del genere; amo Jane Austen e scoprire un'altra ottocentesca doc come la von Arnim ha stuzzicato il mio desiderio di leggere e rileggere i classici dell'epoca! In secondo luogo, scrivendo quest'articolo, ho scoperto il piacere che danno la ricerca e la scoperta, rinnovando una volta di più creatività e passione.
MAILA
Ho scelto la recensione “La palude delle ossa” di Elly Griffiths, scritta da Elena Bigoni (QUI), poiché è stato il primo articolo di cui mi sono occupata come correttrice di bozze per Diario di pensieri persi.