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La mimosa pudica: caratteristiche generali
La mimosa pudica è originaria dell’America meridionale e appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Ha dei fusti molto sottili color marrone-rossastro e dotati di spine; non presentano tante ramificazioni e hanno delle piccole foglie verde chiaro e appiattite, simili a felci; inoltre il fogliame è coperto da una leggera polverina. Le infiorescenze si sviluppano a primavera inoltrata e hanno una forma tondeggiante, simili a pompon e di colore rosa o lilla. Questi arbusti se messi a dimora in zone a clima tropicale, possono diventare infestanti. La caratteristica principale di questa pianta, si denota anche dal nome, è la capacità delle foglie, di chiudersi durante la notte o se entrano in contatto con qualsiasi cosa. Tutte le parti dell’arbusto, se ingerite, sono dannose per l'organismo. Fonte: www.upload.wikimedia.org
Coltivazione
Moltiplicazione e potatura
Mimosa pudica: Malattie e parassiti
Il nemico più temuto dalla mimosa pudica è il marciume provocato da ristagni d’acqua. Per prevenire questo inconveniente occorre miscelare al terriccio della sabbia e controllare le annaffiature. Riguardo ai parassiti, la pianta può essere colpita dagli afidi e dalle cocciniglie. I primi possono essere definiti come una sorta di pidocchi che assorbono il nutrimento dalle foglie, portandole a disseccamento. Le cocciniglie creano una sorta di sostanza appiccicosa all’interno della quale i parassiti proliferano. Queste ultime devono essere eliminate in modo meccanico, utilizzando del cotone imbevuto in acqua e alcool e terminare con l’uso di un antiparassitario. Se l’arbusto si trova in zone a clima rigido, è conveniente proteggere la base dall’inverno alla primavera, con una pacciamatura di paglia e foglie secche. Infine, per prevenire l’attacco di parassiti, è conveniente fare dei trattamenti con del piretro (pianta erbacea contenente piretrina) e altri prodotti naturali. Fonte: www.tradebit.de